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Bellissimo ricordo di quand'ero bambino, credo di aver persino pianto. L'ho rivisto grazie al dvd e non ha perso nulla del suo fascino, che colpisce solo chi è cresciuto con un grande rispetto e ammirazione per la Natura (e perché no, anche in virtù di quei documentari così "edulcorati" - ma su questa cosa ci sarebbe da discutere seriamente e senza pregiudizi - della serie "True-Life Adventures" di Walt Disney...) e degli animali in libertà, soprattutto i felini. Lo metto accanto - anche se sembrano diversi - a "Il grande ruggito".
Sostenuto dalle meravigliose musiche di John Barry, che vinse anche l'Oscar, e diretto meravigliosamente da James Hill, «Nata Libera» rappresenta un lavoro cinematografico di altissimo livello, tratto da una storia vissuta realmente e, poi scritta, dalla protagonista: Joy Adamson. La musica di John Barry ha qualcosa di sorprendente; sembra che gli animali danzino, seguano un ritmo, il ritmo naturale della Vita!!! Barry riesce a "descrivere" musicalmente il paesaggio, la savana, imprime una forza alla Natura, incita l'uomo a collaborare con essa e non ha soggiogarla, a dominarla. Meritatissimo quindi l'Oscar. L'ambientazione, cioè l'Africa, e la già citata musica, hanno fatto si che questo film colpisse lo spettatore, ponendolo di fronte ad una realtà che rifiuta, ad una realtà «naturale» che esiste col solo fine di «esistere»; si, perché, è soprattutto l'esistenza e il perpetuare della specie il filo conduttore della vicenda, trasportata poi in film. Elsa rappresenta la vittoria della natura sulla stupidità umana, la forza che madre natura ha in sé, il risultato della vita che il pianeta Terra, quotidianamente, genera; un risultato che l'uomo troppo spesso perde di vista, ma che se vuole può anche controllare positivamente:BASTA SOLO CHE LO VOGLIA!!! La cucciolata è l'emblema della Natura violentata, della Natura che subisce la crudeltà umana ma, che riscopre, che vi è sempre qualche essere umano disposto a lottare a fianco ad essa, affinchè si ristabiliscano gli equilibri che l'essere umano troppo spesso perde e non controlla più; quegli equilibri così sottili e precari che solo Madre Natura sa regolare. Ecco quindi che la figura di Elsa prende il sopravvento sulla crudeltà, sulla violenza umana e stimola nell'essere umano la volontà di mutare e maturare, di cambiare, di porsi dall'altra parte, di trovare quell'equilibrio che troppo spesso manca all'uomo. Nel finale la visita di Elsa rappresenta il dono che ogni giorno Madre Natura ci fà: ...IL DONO DELLA VITA!
Bellissimo!GIA VISTO E FAMOSO ,A TUUTI FA VENIRE VOGLIA DI PRENDERSI UN LEONCINO O UN TIGROTTO A VEDERE QUESTI FILM.
Recensioni
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