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Non è un caso se tutte le precedenti recensioni siano largamente positive. In effetti, questo romanzo del Simenon americano è forse uno dei migliori: americano poi per quanto riguarda l'ambientazione, ma il personaggio è sempre lo stesso, quello dell'uomo debole eppure così umano, travolto dagli eventi e dalla crudeltà di un mondo ostile ed escludente.
Una tranquilla città di provincia è teatro di una strana morte. Bell Sherman è morta ed era in casa sola con Spencer Ashby. immediatamente il sospettato diviene l'oggetto delle attenzioni di tutta la città. Il giudizio e l'allontanamento dalla società dei giusti porteranno il protagonista a dubitare perfino di se stesso. Una doppia analisi psicologica sull'ossessione dell'altrui giudizio e sulla difesa della società chiusa verso il diverso in genere.
Fin dalle prime pagine sappiamo che il quarantenne professore Spencer Ashby, brava persona, non è l'assassino della diciottenne Belle Sherman. Pur tuttavia la polizia sospetta di lui ( il delitto è avvenuto nella casa di Spencer) e la comunità in cui vive, un piccolo paese, lo isola, non lo saluta più, si volta dall'altra parte, è costretto a lasciare la scuola dove insegna, gli arrivano telefonate anonime, e sul muro di casa viene tracciata, con il catrame, un'enorme M ( murderer). E allora in Spencer, isolato e chiuso nel suo guscio, irrompe il lato nascosto della sua personalità, la sua, per così dire, " ombra"; il " male" che cova in lui rompe gli argini e lo travolge e per Spencer non ci sarà salvezza.
Recensioni
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scheda di Bertini, M., L'Indice 1996, n. 1
Scritto e ambientato in una cittadina del Connecticut, La morte di Belle prende le mosse dall'esistenza monotona del professor Spencer Ashby, che alterna la correzione dei compiti all'hobby della falegnameria e a qualche partita a bridge con la moglie e gli amici. Nella villetta degli Ashby la morte irrompe all'improvviso: viene assassinata Belle, una loro giovane ospite, e Spencer, apparentemente solo in casa con lei, è il principale indiziato tanto agli occhi della polizia quanto a quelli della piccola comunità cittadina. Da questi dati iniziali si sviluppa un intreccio anomalo: il centro non è l'enigma dell'assassinio di Belle - sempre più sfocato e marginale - ma l'umiliazione e lo stupore dell'innocente che si sente progressivamente accerchiato dalla diffidenza e dall'orrore di tutto il suo entourage. La coscienza di Spencer, caratterizzata in passato da un puritanesimo un po' accigliato, si turba e si modifica irreversibilmente davanti ad accuse che chiamano in causa gli aspetti più torbidi della sessualità, la sua solidarietà oscura con la violenza. Lo sfondo di questo dramma tutto interiore è la trascrizione più letterale che mai si sia realizzata del mondo di Hopper, tra bar notturni semivuoti, vetrine squallide, gelidi interni borghesi e finestre enigmatiche ritagliate nel buio invernale.
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