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Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin - copertina
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Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin
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Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin - copertina
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Descrizione


In 16 oblungo (cm 24 x 18), pp. (76) con fotografie nel testo. Brossura editoriale illustrata. Edizione originale. Uno dei piu' significativi libri fotografici italiani con scatti che, a 40 anni di distanza, mantengono immutata la loro carica di indignazione. Era il 1969 e Franco Basaglia aveva gia' cominciato la battaglia per la chiusura dei manicomi. Nel volume sfilano una serie di scatti di Gianni Berengo Gardin, che accolse l'invito di Carla Cerati a intraprendere un viaggio fotografico all'interno dei manicomi italiani, con l'obiettivo di denunciare le condizioni disumane dei pazienti degli istituti psichiatrici. Le immagini sono accompagnate da testi di varia natura sulla realta' manicomiale (testi letterari, regolamenti psichiatrici, poesie scritte da malati): "Alla fine di questo processo di disumanizzazione, il paziente che era stato affidato all'istituto psichiatrico perche' lo curasse, non esiste piu': inglobato e incorporato nelle regole che lo determinano. E' un caso chiuso. Etichettato in maniera irreversibile, non potra' piu' cancellare il segno che lo ha definito come qualcosa al di la' dell'umano, senza possibilita' d'appello" (dalla copertina). Questo reportage diede un contributo fondamentale alla costruzione del movimento d'opinione che avrebbe portato, nel 1978, all'approvazione della legge 180/78. Cfr. John Foot, "Photography and radical psychiatry in Italy in the 1960s. The case of the photobook Morire di Classe (1969)" in "History of Psychiatry", 26, 2015, pp. 1935.
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Dettagli

1969
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2568812783705
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