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Recensioni Il mio agente Sasha. La Russia di Putin e l'Italia di Berlusconi ai tempi della seconda guerra fredda

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Alexander "Sasha" Litvinenko, ex tenente colonnello del Kgb è stato avvelenato a Londra con il Polonio 210 nel novembre 2006. La sua morte scatenò una "seconda guerra fredda" fra l'Occidente e la Russia di Vladimir Putin, con la relativa devastazione della Commissione parlamentare d'inchiesta Mitrokhin. Litvinenko era l'informatore segreto di Paolo Guzzanti, presidente della Commissione, al quale forniva notizie sulle manovre che il nuovo Kgb di Putin preparava per annientare i lavori di un'inchiesta durata quattro anni, che ha passato al setaccio la penetrazione sovietica scoprendo e risolvendo molti "misteri d'Italia". Come la matrice sovietica dell'attentato al papa del 1981 e i retroscena del delitto Moro. Con l'avvelenamento di Litvinenko fu lanciata in Italia la più grande operazione di "deception", di inganno pianificato, del dopoguerra, partendo dalla distruzione del consulente Mario Scaramella, presentato come probabile assassino e truffatore. Questo libro vuole ristabilire la verità raccontando la storia segreta di Litvinenko, della Commissione, dell'ascesa di Putin e di come Berlusconi abbia tradito la Commissione per non contrariare l'ultimo capo del Kgb, diventato suo partner e amico fraterno.)
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