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Libro incantevole, che mi ha fatto riscoprire la bellezza e la magia dell'Odissea. Da consigliare soprattutto a chi non l'ha mai letta dall'inizio alla fine
bel libro...
Lettura e interpretazione dell'Odissea piuttosto banale priva di nuove rivelazioni e intuizioni. Rimane comunque un accettabile compendio per chi vuole avvicinarsi al testo omerico.
Recensioni
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L'ultimo saggio di Pietro Citati si addentra nel fantastico mondo letterario dell'antica Grecia, sulle tracce di uno degli eroi più amati dell'immaginario collettivo di tutti i tempi: Ulisse. Il personaggio omerico diviene la guida di un percorso critico che spazia attraverso figure, quadri, temi ed episodi che compongono il complesso e variegato mosaico della mitologia e dell'epica; un viaggio che comincia in un universo onirico dominato dalla onnipresenza della divinità per terminare in una dimensione di maggiore realistica umanità. Non esiste, secondo Citati, un personaggio più multiforme e metaforico di Ulisse. L'eroe di Itaca custodisce in sé le caratteristiche del suo archetipo divino, Ermes, ma è anche e soprattutto un uomo. Come Ermes ama il viaggio, la fuga, la curiosità, la magia, la recitazione, l'inganno, le frontiere; come un uomo si adatta, accetta i suoi limiti e impara a superarli. Per queste sue caratteristiche l'immagine di Ulisse, che attraversa i due poemi omerici, incarna il tramonto del mondo eroico a favore di quello umano e moderno. L'Iliade ritrae l'età beata in cui gli eroi e gli uomini vivevano ancora insieme, ricorda Citati. Nell'Odissea tutto questo svanisce e sebbene l'intervento divino continui ad essere un elemento fondamentale dell'esistenza umana, gli dei sono ormai lontani. In questo nuovo mondo i veri eroi sono coloro che sopportando il dolore e la sofferenza sublimano la miseria umana in una costruzione armoniosa. Come Ulisse, che incarna un nuovo mito, più prossimo a noi e alle basi della civiltà moderna.
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