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In questo saggio viene esaminata tanto la generale "visione biomedica" del nazismo come principio psicostorico centrale del regime, quanto il comportamento psicologico di singoli medici nazisti (compreso il famigerato dr.Josef Mengele). Il libro è composto da tre parti. Nella Parte Prima l'autore prende in esame il passaggio dalla sterilizzazione coatta all'uccisione medica diretta. La Parte Seconda concerne Auschwitz, la sua evoluzione come istituzione, le grandi selezioni......l'adattamento dei medici nazisti al progetto di sterminio, la lotta dei medici prigionieri per sopravvivere e per rimanere fedeli allo spirito della loro professione nonostante la dipendenza dai medici nazisti. l'uso di iniezioni di fenolo per uccidere, gli esperimenti eseguiti su internati e il rapporto di questi esperimenti con principi biomedici nazisti. Nella Parte Terza, infine, esplora principi psicologici tratti direttamente da medici nazisti, concentrandosi sullo "sdoppiamento", passando poi all'esame di principi più generali del genocidio nazista. Opera monumentale di inestimabile valore assolutamente da leggere (con molta calma, anche alla luce della nazificazione in corso del nostro paese). Estratto dal Proscritto: " ......la mia testimonianza non si esaurisce nello studio dei nazisti. Io desidero estrarre da ciò che essi fecero tutto ciò che può essere a noi psicologicamente utile conoscere oggi. I medici nazisti si sdoppiarono in modi omicidi, ma quello stesso meccanismo può operare in altre circostanze e in altre persone......In certe condizioni quasi tutti potrebbero rispondere a un appello collettivo di eliminare fino all'ultimo i membri di un presunto gruppo di portatori del "germe della morte". Non voglio certo concludere......che noi tutti siamo nazisti......noi impariamo dai nazisti non solo la distinzione cruciale fra impulso e atto, bensì anche l'importanza critica di grandi correnti ideologiche nel connettere impulsi e atti in modi che sfocino nell'eccidio di massa."
Una lettura decisamente pesante o forse sarebbe più corretto dire faticosa, sia per il tema non certo spensierato che per la dimensione del volume. Il primo capitolo, dove vengono spiegati i meccanismi che hanno reso possibile l'irregimentamento dell'intera classe medica e non solo, è sicuramente il più interessante. I capitoli seguenti non sono meno interessanti ma sicuramente più faticosi. resta comunque un libro importante che a mio parere dovrebbe far parte dei testi di studio delle scuole.
Opera enorme frutto di anni di ricerche, incontri, interviste con superstiti e carnefici. Libro preciso e molto dettagliato, a tratti molto impegnativo. La mole del saggio è imponente, tratta un tema spinoso della ricerca medica nei campi di concentramento, le procedure, le modalità e l'intento che muoveva la ricerca. Libro crudo che consiglio hai più preparati.
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