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Maternale. 1982-1994
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Un singolare rapporto dialettico in versi: il conflitto con la madre naturale, ma anche la maternità "buona" delle parole della poesia, che mettono ordine nell'esistenza. Rossana Roberti è nata a Fano e risiede a Modena. Si occupa di poesia e di cultura delle donne.
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In commercio dal:
1 gennaio 2003
Pagine:
61 p., Brossura
EAN:
9788872324813
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Luciano Aguzzi
25 febbraio 2014
Il libro rivela una notevole sensibilità e tecnica poetica. I versi hanno punteggiatura e sintassi scarnificate, a volte con forzature sperimentali, ma in genere comprensibili, senza oscurità, salvo le «naturali» ambiguità delle parole a cui si affidano messaggi intensi e multipli. «Maternale» è un poemetto lirico, formato da frammenti (ma così voluti e completi in sé). Non ha nulla di narrativo né discorsivo né prosaico. Il tema del poemetto, dichiara l'autrice, «è una passione amorosa tra donne, di una figlia per sua madre». Rapporto tormentato. Di figlia negata nel suo desiderio di affetto e di femminilità; con madre «di legno», «di ferro», «madre Sade», «madre kapò», di cui la figlia recupererà il suo nascere donna solo nella cura e nell'affetto per la morente e poi per la defunta. Però è il rapporto con la madre che caratterizza e determina il suo essere figlia. Ciò è raccontato a grandi squarci introspettivi, a dichiarazioni, a costatazioni, a riflessioni liriche, con immagini sovente ellittiche, per dire di sé, di quel che è, del suo esserci. E della madre. Qualche volta le immagini sono crude e dure, sospese però fra realismo e metafora. L'autrice si apre, si libera, ma nello stesso tempo soffre. La Roberti ha una spiccata tendenza alla poesia «di genere», impegnata a lungo, come scrive in una sua nota autobiografica, nella crescita e diffusione di «una nuova cultura di donne». Non vi è però nulla di «femminista», e tanto meno di ideologico, in questo poemetto, dove si esprime la donna, in concreto, non il «genere» reso astratto da impalcature ideologiche. Comunque sia, qui conta solo la resa poetica, che trascende le circostanze e si rivela al lettore come bellezza, dando senso universale alla vicenda personale. Rossana Roberti non parla per slogan: lei si esprime raffinando le parole e i versi fino all'estremo, senza declamazioni, con quel lavorio che innalza il messaggio a poesia, cioè a coinvolgimento emotivo ed estetico insieme.
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Roberta
01 settembre 2007
toccante monologo su uno dei nodi più duri a sciogliersi. l'autrice parte dall'ostilità, dal riconoscimento delle responsabilità, evoca il dolore insuperabile dovuto alla mai ottenuta accettazione da parte della madre, il di lei malamore. questi temi cadono progressivamente ai margini, con consumata, dolente stanchezza. lasciano il posto ad un inarginabile amore, che riscatterà madre e autrice insieme. di una bellezza tanto devastante quanto preziosa, un'esperienza emotiva e poetica indimenticabile.
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