Scrivere una personale prefazione a questo testo è come ripercorrere in un attimo tutta la mia vita professionale ed accademica. La prima edizione, infatti, usciva nel 1986 allorché, giovane Aiuto del Prof. Francesco Micali e con lui coautore, ero impegnato nel Concorso per Professore Associato di Urologia; sicuramente quel testo contribuì in modo decisivo alla valorizzazione della mia produzione scientifica esibita alla Commissione che mi gratificò della nomina al ruolo di Professore. La seconda edizione, di cui fui coautore per la prima volta con Alberto Albertazzi, uscì nel 2003 nella mia piena maturità operativa, grazie al supporto del mio straordinario gruppo di Collaboratori della Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia che avevano già raggiunto, mi si consenta di affermarlo senza false modestie, posizioni di assoluto prestigio nel panorama urologico nazionale ed internazionale. Oggi esce la terza edizione quando il traguardo della mia vita professionale è ormai giunto e quindi questo testo deve essere inteso come una specie di lascito in eredità ai più giovani di quanto (molto o poco non sta a me giudicare) ho collezionato nei decenni passati in termini di conoscenza, esperienza e realizzazioni, sempre con lo sguardo, allora e soprattutto ora, alle proiezioni nel futuro. Futuro che, nel mio inguaribile ottimismo, sorretto anche da evidenze e certezze consolidate, vedo di straordinario sviluppo per la nostra Disciplina. L’Urologia, al tramonto delle discipline generaliste mediche e soprattutto chirurgiche, ormai giustamente frammentate in numerose Specialistiche, assumerà sempre più il ruolo di disciplina “apripista” per la sua connotazione del tutto particolare caratterizzata da robuste ed insostituibili radici chirurgiche sulle quali si impiantano tutte le conoscenze e le applicazioni mediche, strumentali, tecnologiche. I suoi interessi che spaziano in ambiti culturali diversissimi, dall’Andrologia alla Ginecologia, dalla Pediatria alla Geriatria, dalla Diagnostica per immagini alle più moderne tecniche chirurgiche (endoscopiche, laparoscopiche e robotiche), la caratterizzeranno come un inesauribile compendio di competenze ed abilità mutuate dalle Medicine e dalle Chirurgie Generali ed applicate armonicamente all’apparato urinario e genitale. Ciò fa e sempre più farà della Nostra Disciplina uno dei momenti più elevati della cultura e della pratica medico-chirurgica. Non è un sogno ma una certezza del presente proiettata nel futuro, sorretta dallo straordinario livello scientifico degli Urologi. Da ultimo alcune dediche particolarmente sentite. La prima alla Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia. Al Prof. Francesco Micali, inimitabile Maestro di Scienza e di Vita cui devo il mio essere Urologo. Ai miei Collaboratori tutti, dagli Infermieri ai Caposala, ai Medici che mi hanno affiancato per decenni rendendo, con il loro impegno, il loro sacrificio, la loro brillantezza culturale ed operativa, la Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia quel gioiello prezioso che a loro mi accingo a lasciare. Tutti sono ugualmente meritevoli, coloro che sono o sono stati i Membri “Storici” del mio gruppo: Elisabetta Costantini, Ettore Mearini, Riccardo Lombi, Carla Micheli, Paolo Rosi, Antonella Giannantoni, Silvestro Parziani, Luigi Mearini, Alessandro Zucchi, nonché i più giovani che li affiancano: Michele Del Zingaro, Alberto Vianello, Paolo Guiggi, e le insostituibili Segretarie Roberta Cagini e Donatella Orcidi. Sono tutti loro il futuro della Nostra Clinica. L’ultima e più sentita dedica alla ragione della mia vita: Daniele e Diego. (Prefazione di Massimo Porena)
Leggi di più
Leggi di meno