Stéphane Mallarmé è stato un poeta, scrittore e drammaturgo francese, facente parte del circolo dei poeti maledetti, insieme con Verlaine e Baudelaire. È uno dei principali esponenti europei del Simbolismo.
Nasce a Parigi nel 1842 e la sua vita è segnata fin dall’inizio da avvenimenti tragici: la morte della madre all’età di cinque anni e quella della sorellina. Questi lutti segneranno in lui lo sviluppo di una personalità particolarmente sensibile. Allevato dai nonni, si diploma e in età adolescenziale inizia a scrivere i primi componimenti influenzato da scrittori come Victor Hugo, Théodore de Banville e Théophile Gautier. La scoperta de I fiori del male di Baudelaire segnerà la svolta delle sue opere adulte. Si trasferisce a Londra per imparare e insegnare l’inglese, approfondendo i suoi studi attraverso le letture di J. Keats, A. C. Swinburne, E. A. Poe e il pensiero di Hegel. Con il suo rientro in Francia, tra il 1862 e il 1866, vengono pubblicate alcune sue poesie sulle riviste «Le Papillon» e «Parnasse contemporaine». Abilitato alla professione dell’inglese, viene nominato professore a Besançon dove inizierà una corrispondenza con Verlaine.
Nel 1870 si trasferisce a Parigi con la famiglia e qui incontra il giovane Arthur Rimbaud, e il pittore Édouard Manet che gli presenterà Zola.
Nel 1876 pubblica Il meriggio di un fauno che il compositore Claude Debussy musicherà nel 1894. Fonda e dirige la rivista «La derniere mode», che avrà però vita breve. Mallarmé inizia a diventare popolare grazie a Joris Karl Huysmans (autore facente parte "Gruppo dei Cinque" insieme con Émile Zola, Guy de Maupassant, Gustave Flaubert e Edmond de Goncourt), che ne fa l'autore preferito del protagonista del suo romanzo A ritroso, nel 1884. Ciò gli consente di crescere nella considerazione degli ambienti culturali parigini che iniziano a vedere in lui una sorta di caposcuola. Divengono celebri le "riunioni del martedì" che egli organizza nella sua abitazione e alle quali convengono i più geniali scrittori dell'epoca, fra cui lo stesso Verlaine, oltre a Oscar Wilde, Paul Valéry,André Gide.
Nel 1887 pubblica le Poesies con cui mostra i primi sintomi del simbolismo attraverso i suoi versi ermetici. Morirà a soli 56 anni.
La sua poesia, innovativa e rivoluzionaria influenzerà molti poeti del secolo seguente: Apollinaire, Rilke, Valéry, Geroge e, fra gli italiani, Ungaretti e Montale.