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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
«Per cominciare, dovete sapere che all’osteria del Sole servivano soltanto vino. Era una regola che valeva da più di cinque secoli, e a Bologna la conoscevano tutti: all’osteria del Sole ti porti da
mangiare da fuori, e l’oste ti dà il vino per accompagnare il pasto.»
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Non so più come esprimere la mia sorpresa e la mia sconfinata ammirazione per il genio di Gianluca Morozzi! Anche questa storia d'amore tra i libri mi ha conquistato totalmente. Libro letto in un giorno. Personaggi come sempre memorabili e quel tocco di follia che fanno da cornice all'ennesima storia originale e veramente piacevole da leggere pagina dopo pagina. Moroz grazie di esistere!
Un Morozzi al massimo della forma, ironico, godibile, spiazzante ma nel senso giusto. Una tra le opere migliori
Uno strano libro scritto con lo stesso ritmo che ho trovato in “Il grande Lando” e, sempre da quel romanzo, esce, per comparire in questo, anche il paese di Lemuria che si trova a metà strada fra Bologna e Ferrara. Il titolo fa pensare a una storia d'amore poi alcune cose, di cui non parlerò per non fare spoiler, sembrano voler dirigere i pensieri verso un thriller di tensione con finale trucido. Il thriller c'è e la tensione anche ma ciò che domina le 160 pagine del libro è l'amore per l'editoria e la scrittura in tutte le loro forme. Ci sono due librerie con i rispettivi librai (Alessio e Monica), ci sono i loro clienti, i loro libri che spesso vengono anche citati poi c'è anche un rappresentante dei lettori. A me sembra di avere colto anche l'insegnamento che se sei un buon osservatore, se riesci ad immergerti nei libri che hai letto fino ad imparare a descrivere ciò che hai visto e vissuto, puoi avere la forza di scrivere qualcosa anche tu e puoi anche avere successo, magari una volta sola ma tutti possiamo, mettendoci il giusto impegno, avere quel guizzo che ci può fare diventare lettori onniscienti in grado di partorire un bel volume. Devi amare ciò che hai letto, ciò che hai nella testa combinando le due cose in modo di creare qualcosa di tuo. Mi sembra che Morozzi abbia voluto dimostrare l'amore per il suo mestiere, per i posti in cui vengono venduti i suoi e gli altri libri e per le persone che li frequentano. In poche parole, ha creato un romanzo spiazzante, scritto bene che sembra presagire un'evoluzione dei suoi racconti pur non dimenticando ciò che è stato il passato come l'Osteria del Sole, Vilo Villani, l'Orrido, la Betta, Layos, il biondino somigliante a Kurt Cobain e Bologna. Un buon romanzo con uno scrittore che ha voluto omaggiare le librerie indipendenti, chi le gestisce e i clienti che li frequentano più o meno assiduamente.
Recensioni
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