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Descrizione


Costruita come un sistema di scatole cinesi, la narrazione si scandisce in tre testimonianze distinte che mettono a nudo la vicenda del regista cinematografico Mario e soprattutto quella dell'amico giornalista Harry e delle sue due donne, la moglie Jane e Dorothea, l'amante. In un gioco di adulteri incrociati in cui i traditori sono i traditi, il meccanismo di relazione si chiude in una sorta di meccanismo diabolico. Nell'analisi del valore culturale della mistificazione si confermano lo psicologismo dell'autore e soprattutto il suo sostanziale decadentismo.
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Dettagli

1996
Tascabile
252 p.
9788845227721

Conosci l'autore

Mario Soldati

1906, Torino

Scrittore e regista italiano, Mario Soldati, dopo avere insegnato negli Stati Uniti, torna in Italia nel 1931 e intraprende la carriera di scrittore e di sceneggiatore (collabora alla stesura delle commedie La tavola dei poveri, 1932, di A. Blasetti e Il signor Max, 1937, di M. Camerini). Dopo alcune coregie, debutta da solo dietro la mdp con Dora Nelson (1939), sofisticato esempio di cinema dei «telefoni bianchi». Il suo cinema è ricco dal punto di vista figurativo e si distingue da buona parte delle produzioni italiane del periodo per la ferma attenzione che il regista pone al paesaggio, da lui visto non come parte ma come sostanza del racconto: in questo senso due opere come Piccolo mondo antico (1941) e Malombra (1942) rappresentano le vette di quel cinema poetico e...

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