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Lacerazioni - Anne-Sylvie Salzman - copertina
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Descrizione


Cosa si nasconde nelle desolate e oscure lande della Highlands scozzesi? E se Kitsune, la donna volpe della tradizione giapponese, non fosse solo una leggenda? Quale verità celate all'occhio umano si rivelano agli occhi di vetro? Potrebbe forse bastare uno squarcio nella pelle per varcare le soglie di un'altra realtà? Quali strane creature albergano nel misterioso circo Glück? E se le città all'improvviso si assopissero, chi sopravviverebbe nel mondo selvaggio? Quindici racconti che scavano all'interno delle più profonde paure e angosce dell'animo umano, del rapporto dell'uomo stesso con le sue radici più profonde, più viscerali, "lacerazioni" nel tessuto della realtà, nel corpo e nell'animo dei suoi, spesso inconsapevoli, protagonisti. Dalla tradizione letteraria francese, attraverso sogni borghesiani e leggende dal Sol Levante, sino alle mutazioni cronenberghiane, il weird "viscerale" di Anne-Sylvie Salzman ci trascina in un labirintico viaggio, la cui meta, forse, ancora ci è ignota.
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Dettagli

2017
19 ottobre 2017
230 p., Brossura
9788896952627

Valutazioni e recensioni

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Sandro Gramm. '74
Recensioni: 3/5

Premettendo che di questo libro ho letto soltanto l'estratto (che non mi ha entusiasmato), colgo l'occasione, in merito alla recensione precedente di freedom (sempre schiette e pungenti le sue ottime recensioni letterarie e musicali), che personalmente provo le stesse controverse emozioni nel confrontarmi con diversi autori contemporanei di narrativa weird horror. Ma il concetto per quanto mi riguarda, andrebbe ampliato all'arte in generale, musica, cinema, pittura, etc... in relazione al controverso periodo storico in cui viviamo. Per quanto concerne l'attuale narrativa dell'inquietante, tranne poche eccezioni, il problema, a prescindere dalle invenzioni fantastiche più o meno originali, più o meno ispirate con alterne fortune agli autori del passato, è da ricercare nelle carenze stilistiche e linguistiche, di certo, come spesso ho scritto, va di moda che il linguaggio letterario sia identico alla lingua parlata, è questo a mio avviso non va bene, non mi piace. Quando la produzione letteraria (specialmente quella di matrice anglosassone) diventa industria, molto di più rispetto al secolo scorso, inevitabilmente è la qualità generale che ne risente, e ciò avviene spesso anche nella musica, l'industria e la filosofia del profitto ad ogni costo fagocita la creatività, conforma, appiattisce, massifica e globalizza, intensificando la produzione per ovvi motivi. Di certo non è colpa della Hypnos se la società contemporanea è in netta decadenza intellettuale e spirituale, e quindi la qualità artistica che funge da specchio e termometro sociale ne riflette le tendenze e le inclinazioni. Quello che contesto nella loro politica editoriale in relazione all'attuale letteratura di genere, è solo la troppa attenzione agli scrittori americani, e la fede incondizionata ai svariati premi letterari che a mio avviso sono quasi sempre pilotati e inaffidabili, premi che hanno emergere autori scadenti e privi di stile come S. Strantsas, N. Ballingrud, L. Lewellyn etc...

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Freedom
Recensioni: 4/5

L'opera di ricerca di validi scrittori weird del passato non abbastanza apprezzati o dimenticati è da elogiare in massimo modo. Talvolta, gli stessi formidabili risultati, non emergono nella proposta di autori contemporanei non ancora tradotti in italiano. Diciamo che nessuno può incolpare Hypnos se il passato appare più fascinoso del presente. In particolare anche in questi racconti appare una voglia di morbosità e tacita violenza che nei passati autori era filtrata da stile ed equilibrio. A volte, non con questa autrice, tale atteggiamento sfocia in vero e proprio grand guignol ed eccessiva attenzione all'atto erotico. Forse è la nuova strada che si intende intraprendere. Bene allora preferisco restare ancorato al passato e cercare i suoi gioielli nascosti.

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