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Non ci voleva questo libro per capire che Berlusconi è al centro di un puerile, ipocrita e vergognoso tiro al bersaglio da parte di "illustri" rappresentanti politici di sinistra e tutto ciò che a loro concerne! E' da almeno 50 anni che la parte marxista-social democratica detiene il potere giornalistico-televisivo! Comunque sia ben vengano libri che sputano in faccia la realtà irriducibilmente fatta negare da parte di loschi personaggi che, in mancanza di reali programmi politici, fanno la solita secolare macchinazione diabolica: buttare fango (nel caso di berlusconi anche cacca!) sull'avversario.
autoreferenziale e poco documentato, nonostante le numerose tabelle e statistiche fornite: spesso le uniche fonti citate sono Feltri, Libero, il Foglio o "il Domenicale" (?)... un po' poco, per aver la pretesa di dimostrare che in Italia la libertà di stampa gode di ottima salute. Sarebbe persino esilarante, se non fosse tragico, leggere la formazione di calcio per i mondiali antiberlusconiani, in cui finiscono nella stessa squadra Furio Colombo e Sartori, Santoro e Biagi (vedasi pag149), peraltro, tutti noti bolscevichi. La tesi preconfezionata, ovvero non esiste alcun regime nè mediatico né di altro tipo, sarebbe poi sostenuta dal fatto che i comici, i vignettisti e molti siti internet fanno sarcasmo o insultano Berlusconi, che Luttazzi, Grillo & co. riempiono i teatri (ma si tralascia di spiegare se non vanno in tv per scelta personale o piuttosto per altri motivi), che su Mediaset ci sono Striscia e le Iene che ne combiano di ogni colore contro il loro datore di lavoro. Insomma, vorrebbe essere il contraltare di Travaglio, ma solo per le citazioni delle fonti, per la precisione nel riportare i fatti e le versioni contrastanti su di essi, siamo lontani anni luce.
Un buon libro che però in alcune parti non mi ha convinto del tutto. Giudico corretta e veritiera la parte scritta da Riccardo Fantini, un pò troppo faziosa e di parte invece quella di Pandolfi (specie nei capitoli dove si parla di televisione, di giustizia e di Euro) che spesso e volentieri difende ciò che è difficilmente difendibile (Antonio Socci e la sua miserabile sceneggiata ad "Excalibur" con la Melandri, Emilio Fede, Rete4 e i suoi presunti "1000 dipendenti", ecc...) e prende per oro colato notizie provenienti da fonti non proprio insospettabili (Libero, il Giornale, il Foglio...). Il mio voto sarebbe 2/5 ma ne do uno in più per le interviste ai vari direttori di alcuni quotidiani, le belle vignette e le barzellette in fondo al libro.
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