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2005
1 gennaio 2005
112 p., Brossura
9788871668673

La recensione di IBS

Giovanni Ansaldo era noto come "il giornalista di Ciano" per il fatto di essere stato vicino al genero del duce, sia come direttore del quotidiano di proprietà della famiglia Ciano sia come amico e confidente. Proprio per questo non volle mai scriverne una biografia, sollecitata da più parti e attesa, ma si limitò a tratteggiare, spesso non firmandoli, degli "schizzi" vivaci su avvenimenti dei quali Ciano fu protagonista. Tuttavia, da queste schegge biografiche, la figura e la personalità del ministro degli Esteri fascista emergono in presa diretta così come emergono i motivi per i quali Ciano scrisse il famoso diario. In appendice, un saggio pur esso a suo tempo pubblicato sotto pseudonimo, ripercorre l'ambiguo rapporto fra Mussolini e gli intellettuali.

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Conosci l'autore

Giovanni Ansaldo

(Genova, 1895-Napoli, 1969), nipote dell’armatore, fu giornalista e tra i più assidui e autorevoli collaboratori della «Rivoluzione Liberale». Su iniziali posizioni liberal-conservatrici, dopo la morte di Gobetti si avvicinò progressivamente al fascismo diventando, dal 1935, direttore del «Telegrafo» di Livorno. Nel dopoguerra, dopo un periodo di epurazione, fu alla guida del «Mattino» di Napoli.

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