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In cubo
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In cubo
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Il sogno della celebrità, la droga del successo, l'ossessione per la propria immagine. Sono questi gli ingredienti principali di "In cubo", storia di ordinaria follia dei nostri tempi. Ivan, il giovane protagonista, compie un fulmineo ed esaltante percorso: prima percorre un'esistenza pigra e anonima di periferia, poi balla nelle ambigue notti della sua discoteca; infine, vola tra le luci colorate dello spettacolo. Da Torino a Roma, dalle stalle alle stelle. L'inevitabile caduta e l'improvviso oblio non gli impediscono di continuare a farsi notare. A modo suo... Delirante, maleducato, destabilizzante: è Ivan, è "In cubo". Non ci si può addormentare così.
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In commercio dal:
20 luglio 2012
Pagine:
164 p., Brossura
EAN:
9788863074482
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ChiaraBF
07 gennaio 2014
Un libro molto fresco, scorrevole e che si lascia divorare. Il tema dell'ansia da notorietà è raccontato come solo un ragazzo giovane può descrivere i suoi coetanei, con un'analisi psicologica ricca di metafore, mai noiosa o giudice. Da consigliare.
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Gabriele
27 settembre 2012
Un corposo muro di incomunicabilità tra genitori e figli, il desiderio frenetico di uscire dagli schemi, il terrore dell'anonimato, le luci psichedeliche delle notti in discoteca, la musica che stordisce, la ricerca spasmodica del successo attraverso la cura della propria immagine. Sono questi alcuni degli ingredienti principali della vita, sempre sul filo del baratro, di Ivan, il protagonista di "In Cubo". Un giovane come tanti, un giovane degli anni Duemila, ammaliato dai luccicanti scintilii del successo, che significa essere al centro dell'attenzione sul cubo del Fisix, la prima tappa di avvicinamento alla gloria ma anche il primo, inesorabile, passo verso l'oblio. Perché vincere un concorso online per diventare la star di un locale notturno non può essere una prerogativa. Eppure per Ivan, come per tanti suoi coetanei, pare stia diventando un miraggio. Così il passaggio al cubo della discoteca a quello, ormai anacronistico, della televisione si presenta come un'opportunità unica, imperdibile. Un altro mondo fatto di amenità, un carrozzone di starlette depilate e sempre abbronzate che fanno del guscio esterno della propria persona un dogma per diventare "qualcuno". Ma Ivan, come del resto tanti altri come lui, capirà a sue spese che tra l'apatia casalinga di Antonio e Pia, tra il caracollare stanco del gatto Giondò e le noiose lezioni in università e tra una vita fatta di apparenze, c'è una via più semplice, più immediata: quella di essere, semplicemente se stessi, quella di vivere nella normalità della propria giovinezza. Fatta di esperienze di ogni tipo, anche forti. Ma mai destabilizzanti come vedere, da fuori, l'immagine di sé distrutta come in un vero e proprio incubo. Un libro che colpisce al primo colpo, che si legge tutto d'un fiato che sembra scritto da una penna già esperta, non da un esordiente. In poche parole, un'opera da non perdere.
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Ettore Leandri
08 agosto 2012
Il titolo racchiude molto bene la trama del libro: Ivan un ventenne come tanti che svogliatamente passa le giornate a non studiare, bere e bighellonare vince un concorso per cubista che lo porterà a lavorare all'interno del cubo catodico, cioè in televisione (anche se ora esistono solo schermi piatti), ma la sua vita diventerà presto un incubo. Purtroppo la condotta del protagonista non è così rara da trovare in giro, anche se Ivan fondamentalmente è un folle e avrebbe avuto bisogno di aiuto; da sottolineare la quasi totale estraneità dei genitori che non hanno alcuna influenza su di lui e questo è un altro aspetto preoccupante della società moderna. Buono il finale. Il linguaggio utilizzato è preciso, diretto e a volte un po' volgare, adeguato comunque al contesto come lo stile che risulta sintetico ma molto curato, specialmente nei momenti di follia del protagonista che sono veramente ben fatti. Gli altri personaggi sono tutti sullo sfondo, anzi direi "sudditi" del re del cubo. Secondo me è un libro da leggere e da far leggere ai giovani. Non ho trovato refusi.
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