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Il convegno da cui ha preso forma questo volume, tenutosi a Venezia nel dicembre 2007, ha assunto un punto di vista sulle guerre mondiali in larga misura nuovo. Vi sono infatti esaminati da un lato l'evolversi dei rapporti fra parlamenti e governi nel corso del conflitto; dall'altro, la situazione interna dei paesi asiatici, dalle nostre parti in genere conosciuta superficialmente. Illustrando i rapporti fra Giappone e nazioni europee in concomitanza con la Grande guerra, il contributo di Francesco Gatti (deceduto poco prima della pubblicazione) offre uno stimolante punto di partenza per i successivi, come quelli riguardanti il contesto cinese, oppure, tornando all'Europa, gli effetti della prima guerra mondiale sul movimento internazionalista. Nella sezione relativa alla seconda guerra mondiale, di particolare interesse appaiono lo studio di Marco Del Bene sulla macchina propagandistica nipponica, che colpiva sia la Cina tratteggiandone gli abitanti non certo come le vittime dell'efferato sacco di Nanchino, ma come dei primitivi da civilizzare sia i "mostri sanguinari" Roosevelt e Churchill; e il saggio di Rosa Caroli sulla degenerazione del codice d'onore nelle forze armate giapponesi, anche sulla scia delle analisi di Maruyama Masao, per sei decenni trascurate dalla storiografia occidentale. Si parli di collaborazionismo francese, cinese o italiano, nell'opera emerge quale pressione possa esercitare una propaganda posta in essere dalle autorità stesse di un paese invaso e quale circolo vizioso di abusi, e successive vendette, tenda inevitabilmente a instaurarsi in conseguenza di un'occupazione militare.
Daniele Rocca
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