L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Torna di nuovo in libreria l'eccezionale testimonianza narrativa d'uno dei più grandi scrittori del medioevo, Gregorio di Tours (538-594): i Dieci libri delle Storie, in una nuova edizione rivista e aggiornata rispetto alla precedente mondadoriana, curata vent'anni fa dallo stesso Oldoni.
Due imprese, una dentro l'altra, impari eppure riuscite entrambe. Impresa quella di Gregorio, che ha saputo riversare nelle sue pagine il caos di una storia che non si comprende nemmeno con il prontuario della Provvidenza: "L'asprezza dei popoli si fa più crudele, diventa più acceso il furore dei re, le chiese sono espugnate dagli eretici..." (prefazione di Gregorio). Vescovo di Tours nel Far West che fu la Gallia in quel ferroso VI secolo, spettatore dei gesti feroci di re, regine, prelati, Gregorio cerca e non trova il senso della storia accumulando le pagine delle sue storie per vent'anni, dai suoi trentacinque fino ai cinquantacinque, a due anni dalla morte. Dieci libri di un latino ruvido eppure efficace per raccontare i misfatti di un tempo abbandonato dal Dio cristiano e popolato invece dagli dei dell'Epica.
Impresa quella di Oldoni, la cui introduzione è una chiave che gira nella serratura di un testo insieme luminoso e oscuro, e il cui esercizio di traduzione è stato coraggioso quanto indispensabile: "La Gallia del VI secolo è un groviglio dal quale nemmeno Gregorio riesce a scampare. Tuttavia la sua rusticitas emana una vitalità nativa, ormai finalmente liberata dal collasso dell'Impero, finalmente scaturita da un'alternativa improvvisa: quasi che la Storia dei Franchi prefiguri il domani di un'Europa già pronta a nuovi nomi, idiomi, città, abitudini, idee e ambizioni. Tradurre gli Historiarum libri decem significa provare ad uscire dalla feretas latina di quest'opera per tentare di riprodurre intatto, fino al XX secolo e oltre, uno scrittore con il suo particolarissimo 'romanzo' storico".
Coeva a ogni tempo, come ogni opera d'arte, la recherche merovingia di Gregorio è il racconto, tanto seducente in questi nostri giorni bui, "di quella notte in cui [Gregorio] andava cercando qualcosa, ma quello che cercava non c'era" (Gustavo Vinay). Così, il diario di una vita spesa in un mondo imperfetto riesce a diventare "vita che non è conclusa dal limite estremo della morte, che non è cancellata da alcuna malattia, né mai finisce in un tramonto".
Paolo Garbini
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore