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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
Indice
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Giuseppe è nelle mani del suo nuovo padrone, l’ismaelita e la sua famiglia, in un lungo viaggio in Egitto, nel quale ha modo di: apprendere molti lavori. riconoscere la propria esuberanza, mentre l’ismaelita nota in lui qualità spirituali che gli consentiranno di acquistare una buona somma con la sua vendita; il rapporto tra i due si fa sempre più stretto, e al momento della vendita vi è anche un distacco connotato da profonde emozioni. Ora Giuseppe è nella bella villa di Potifar, Flabellifero alla destra e Amico di Faraone. Il maggiordomo Mont-Kaw, che presiede all’acquisto di Giuseppe, nonostante esiti si lascia persuadere dal nano Teodoro, in combutta con il nano Dûdu, guardarobiere di Potifar. Mont-Kaw gli assegnerà incarichi sempre più prestigiosi fino a farlo diventare confidente di Potifar. Con la morte del caro Mont-Kav diventa egli stesso il nuovo maggiordomo, ma Dûdu farà in modo che si prepari la tragedia per Giuseppe, attraverso gli incontri sempre più fitti con la sposa di Potifar. La donna, inizialmente indifferente, si innamora di Giuseppe, fino a mutare spiritualmente e fisicamente, assumendo un aspetto sempre più avvenente e stregonico. Mann descrive in un modo impareggiabile tutta la sofferenza della donna che non riesce a catturare l’attenzione erotica di Giuseppe. Dudu può ora denunciare la seduzione di Giuseppe a Potifar. Ma Potifar non crede alle sue dicerie dettate dall’invidia. Sarà proprio la moglie che dopo un ultimo tentativo disperato di unirsi a Giuseppe gli strapperà la tunica di dosso e potrà denunciarlo di essere violata. Per via della veste nuziale della madre, è stato gettato nel pozzo della cisterna, per via della tunica viene ora gettato in un altro pozzo, le prigioni di Faraone. La storia si ripete per accumulazione, tra cielo e inferi, tra Eros e Thanatos, che si realizzano l'uno nell'altro proprio in Giuseppe, l'eletto del Signore.
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