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Giuseppe Dozza - Luisa Lama - copertina
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2007
1 febbraio 2007
9788874241965

Voce della critica

Con questo suo libro Luisa Lama ci offre la prima biografia di Giuseppe Dozza, dirigente comunista e sindaco di Bologna dalla Liberazione al 1966, e dunque personaggio emblematico di quel comunismo "all'emiliana" che è stato parte significativa della vicenda del Pci. L'autrice segue il percorso di Dozza fin dagli anni giovanili. Il futuro sindaco inizia la sua militanza politica prestissimo: a diciotto anni dirige i giovani socialisti bolognesi; a venti è al congresso di Livorno ed eletto segretario provinciale del PCd'I; nel 1922 lavora presso l'Ufficio di segreteria del partito, quindi diviene segretario della Fgci. Seguono gli anni vissuti in Francia, alla testa dei gruppi italiani del Pcf, le missioni in Italia, la presenza a Mosca come rappresentante del PCd'I. Ormai Dozza è un dirigente di primo piano, e nel '33 entra in segreteria come responsabile dell'organizzazione, nel tentativo di ricostruire un legame di massa in Italia. Membro candidato dell'esecutivo del Comintern, a Parigi contribuisce a ritessere i rapporti con i socialisti. Non a caso rappresenta il PCd'I nei primi atti unitari con il Psi e Giustizia e Libertà che pongono le basi della Resistenza, nella quale pure svolge un ruolo rilevante. Dozza è dunque un dirigente comunista tipico della sua generazione e ne vive tutti i passaggi essenziali. Il giorno dopo la liberazione di Bologna è già sindaco, e lo resterà per vent'anni, identificandosi con la città e contribuendo al radicamento sociale del Pci. Il suo "comunismo emiliano", peraltro, non è solo buona amministrazione. L'autrice ci parla dei "consigli tributari", quasi dei precursori del "bilancio partecipato", delle "consulte popolari" e dei consigli di quartiere, che Bologna istituisce per prima: elementi di democrazia diretta e partecipata che, assieme all'unità con i socialisti e alle costanti aperture ai cattolici, rimandano a quella concezione della democrazia inclusiva, collaborativa, pluralista, tipica della cultura politica del Pci.   Alexander Höbel

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