"Nome d'arte di Reginald Carey H., attore inglese. Dal teatro, in cui ha alterna fortuna, passa al cinema con la commedia spiritosa e superficiale (Patrizia e il dittatore, 1937, di V. Saville); dopo la parentesi bellica e Spirito allegro (1945) di D. Lean, in cui dà eccellente prova di brio e leggerezza, si trasferisce a Hollywood per Anna e il re del Siam (1946) di J. Cromwell, in cui si dimostra attore solido, ma non calibrato quanto nel successivo Infedelmente tua (1948) di P. Sturges, sottile slittamento della commedia farsesca nel mélo. «Sexy Rexy», come viene chiamato (quattro matrimoni e la stellina C. Landis forse suicida per lui) inaugura quindi un sodalizio con J.L. Mankiewicz attraverso prove di assoluta «leggerezza» (Il fantasma e la signora Muir, 1947) o mirabile mistificazione (Masquerade, 1967), passando per ingombranti figure storiche (è Cesare nel colossale flop di Cleopatra, 1963, ancora di J.L. Mankiewicz, e Papa Giulio ii in Il tormento e l'estasi, 1965, di C. Reed). Entra nell'empireo degli Oscar con My Fair Lady (1964) di G. Cukor, ma rimane pronto a concedersi «deviazioni» irresistibili (Quei due, 1969, di S. Donen)."