Attrice italiana. Bruna, procace, dotata di una simpatia innata, appena diciassettenne esordisce con successo nella rivista. Due anni dopo debutta sul grande schermo e in breve si impone come una delle migliori caratteriste del cinema italiano del dopoguerra. Interprete di un’enorme quantità di pellicole (soprattutto comiche, genere a lei particolarmente congeniale), non dimentica il palcoscenico e in varie occasioni si lascia tentare dalla televisione. Levatrice e madre non sposata che conquista (ma inutilmente) il cuore del maresciallo De Sica in Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini, è poi una turista malinconica in Tempo di villeggiatura (1956) di A. Racioppi (ruolo con cui vince il Nastro d’argento) e un’allegra prostituta in Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca (1969) di E. Scola. Dopo non trova più ruoli calzanti alla sua straripante personalità, e partecipa a mediocri film commerciali in parti di sfondo, finché riemerge, con tutta la sua forza recitativa, nel ruolo di una delle due vecchie zie in La seconda notte di nozze (2005) di P. Avati.