"Attrice e regista svedese. Si impone come protagonista di Spasimo (1944) di A. Sjöberg, cui seguono altre importanti interpretazioni (Musica al buio, 1947, di I. Bergman) che ne favoriscono il lancio prima in Gran Bretagna (Frida, l'amante straniera, 1947, di B. Dearden; I disperati, 1953, di C. Bennett), poi a Hollywood (La settima onda, 1957, di R. Sale). Tornata in patria, si dedica alla regia, realizzando due cortometraggi (La vita dei Lapponi, 1963; The War Game - Il gioco della guerra, 1964) e debuttando nel lungometraggio con Gli amorosi (1965). Il successivo Giochi di notte (1966) – che provoca molte polemiche per la scabrosità del tema – conferma la propensione della Z. per un tipo di cinema in cui l'eleganza formale si unisce a un'insistita ricerca di effetti; e sulla stessa linea si pongono i successivi Doktor Glas (1967) e Flickorna (Le ragazze, 1968). Nel 1972 realizza in collaborazione il documentario sulle Olimpiadi di Monaco Ciò che l'occhio non vede."