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Gli ebrei e la Destra. Nazione, Stato, identità, famiglia
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Ripensare il ruolo degli ebrei nell'Italia contemporanea e il loro rapporto con la società italiana: sottrarre la figura dell'ebreo dagli scomodi panni di eterna "vittima", tentando di ricollocarli nel più articolato orizzonte della storia dell'Italia e dell'Europa contemporanea. Le drammatiche vicende della Shoa hanno contribuito a creare la vulgata degli ebrei sempre e solo antifascisti e costitutivamente collocati "a sinistra", ma forse non è stato sempre così. Come e dove recuperare, nel mondo ebraico, la memoria e la storia dei nazionalisti, dei fascisti, dei sionisti revisionisti, dei neoconservatori? Il volume raccoglie gli Atti del Convegno "Adesione, confronto e scontro dell'ebraismo italiano con la cultura politica di destra" tenutosi a Padova il 15 e 16 febbraio 2005 e organizzato dal Center for Italian and European Studies di Boston University, nell'ambito del Primo Levi Project.
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Editore:
Collana:
Anno edizione:
2007
Pagine:
324 p., Brossura
EAN:
9788854812260
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Paolo Bernardini
23 luglio 2007
Questo libro consente una messa a punto storica e anche parzialmente teorica del rapporto tra ebrei, intesi come nazione, come comunità, e come singoli, e destra storica. Questo con particolare riguardo alle vicende dell'Italia fascista, e con particolare attenzione ai legami molteplici tra ebrei e fascismo, terminati quasi tutti, naturalmente, in modo negativo, con le leggi razziali del 1938. Il volume contiene studi di giovani studiosi italiani, che si ricollegano alla ricca tradizione di ricerche sul soggetto, a partire da quelle pionieristiche, ma ora necessitanti di una certa revisione, di Renzo De Felice. Ci sono tantissime figure e molti aspetti del rapporto ebrei-italianifascismo, che ancora meritano approfondimenti e riflessioni, ma il volume copre davvero un ambito molto vasto, e non privo di sorprese. Il lavoro si conclude con uno scritto di Paolo Bernardini che mette in luce, da un punto di vista liberale classico, il problema dei rapporti ebrei-fascismo, come un caso di "fascinazione dello Stato". Ovvero, lo scritto mostra come troppo spesso gli ebrei italiani abbiano creduto nel fascismo perché credevano in un'idea ed una pratica dello Stato "forte", in mancanza storica e millenaria di un proprio Stato. Che si realizzerà come è noto solo nel 1948, in singolare parallelo, tra l'altro, proprio con l'Italia repubblicana. Il volume si apre con una puntuale messa a punto del problema di Gadi Luzzatto Voghera, che mostra anche le circostanze storiche (la visita di Fini in Israele nel 2003), che hanno portato al concepimento del volume, inizialmente a partire da un convegno organizzato dalla Boston University di Padova, ovvero il Center for Italian and European Studies, diretto da Paolo Bernardini. Sono poi numerose le figure e le prospettive indagate, con singolari letture di Momigliano, ad esempio, o dell'editore Formiggini, indagato dalla felice penna di Antonio Castronovo. Insomma, si tratta di un volume ricco, che speriamo possa dare avvio ad un dibattito altrettanto vivo ed interessante.
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