(Haarlem 1927 - Amsterdam 2010) scrittore olandese. Fin dalla pubblicazione del suo primo romanzo, Archibald Strohalm (1952, nt), occupa un posto centrale nella letteratura olandese contemporanea. Un vivo interesse per l’occultismo imprime al suo mondo poetico uno spiccato carattere fantastico e surreale; i suoi romanzi e racconti - Il diamante (1954, nt), La luce nera (1956, nt), Il letto matrimoniale di pietra (1959, nt), Paralipomena orfica (1970, nt), Due donne (1975, nt), L’attentato (1982), Il tempo stringe (1985, nt), L’allievo (1987, nt) - rappresentano spesso l’irruzione dell’irrazionale nella vita quotidiana irrigidita nelle convenzioni. Notevole il reportage che M. fece del processo Eichmann (Il caso 40/61, 1962, nt). In diversi saggi ha elaborato in termini filosofici (con speciale interesse per gli archetipi e i miti) la sua interpretazione della realtà: La composizione del mondo (1980, nt), Fondamenti di una mitologia della scrittura (1987, nt), L’amico Edipo (1988, nt). Tra le opere più recenti: La scoperta del cielo (1992), la raccolta Cinque racconti (1995, nt), La procedura (1998), Siegfried, un idillio nero (2001).