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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dove scorre il male è il secondo libro con protagonista il commissario Luca Sammarchi. Non è cambiato: è burbero e introverso. Viene chiamato a presentarsi in tribunale per essere ascoltato su una causa di dieci anni prima quando si trovò in servizio durante un evento spaventoso. Un quartiere crollò e molte famiglie persero la vita. Le indagini seguivano la pista della corruzione, ma il caso non era ancora chiuso. Luca Sammarchi deve necessariamente tornare in quei luoghi, ma le cose si complicano. Si doveva fermare un paio di giorni, ma dovrà rimandare la partenza. Fabio Mundadori unisce più generi: thriller, giallo, romanzo d'azione, non annoiando mai il lettore e tenendo alta la tensione. Si fa aiutare da molti personaggi: poliziotti, cattivi, spie e mecenati, scagnozzi. Figure femminili e maschili ben costruiti e descritti tramite i dialoghi. "La ragazza non risponde, di limita a guardare di nuovo la scena oltre il vetro, negli occhi tornati marroni, una luce strana. -Mi dia retta, stia alla larga dai guai.- Insistette Gerosi - Piuttosto ha firmato quel modulo con la denuncia?- -Il modulo con la denuncia, certo, queste sono le cose importanti.- pensa Alba..." In questa frase racchiude il senso d'impotenza che credo sia un sentimento condiviso da molti. Quella mancanza di forza necessaria per portare avanti le cose. Quella paura di non riuscire a far conoscere la verità. Una verità chiara ai nostri occhi, ma solo ai nostri. Questo dialogo è fra un poliziotto e Alba Insegni, personaggio che mi ha colpito. Donna dalle mille facce, scaltra e affascinante, si fa conoscere piano piano, mi ha sorpresa. Una cosa che mi piace è il modo di Fabio nel dividere i capitoli: sono brevi. Rendono scorrevole la lettura, si segue la storia e tiene alta la tensione. Leggete, non vi deluderà! #fabiomundadori #thriller #madamethriller #gialli #libridaleggere #dovescorreilmale #sammarchi #librichepassione
Un giallo scritto con il ritmo di un thriller. Sammarchi, finalmente un commissario al di sopra di tutti gli stereotipi. E Mascotte, un personaggio sorprendente.
Recensioni
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Ecco che mi ritrovo a parlare della seconda e ben più convincente indagine del commissario Sammarchi, nella quale scopre con grande amarezza, e noi insieme a lui, che tutto quanto ha un prezzo che trasforma i nostri sentimenti in sterili e avidi involucri senza materia. Interessi e curiosità personali prima di tutto ci eclissano rendendoci ciechi non più in grado di gioire per successi e conquiste altrui. Una sola parola riesce a riassumere tutto questo: il male. E mi viene subito in mente un paragone. Immaginate una parete rocciosa immacolata, liscia e pura nella sua bellezza, mai scalata da nessun essere umano e le cui striature siano solo il frutto di Madre Natura. Ecco, ora pensate ad una piccolissima crepa nella quale riesce ad insinuarsi un filo di acqua, l’inizio della fine. Forse solo dopo migliaia di anni si potranno notare gli effetti di quella piccola ma inesorabile sbavatura. Il male è questo, non lo riconosci ma di certo sentirai i suoi effetti per quanto tardi possano manifestarsi. Ammalia, unisce, divide, fa soffrire e fin troppo spesso porta alla morte.
Luca Sammarchi non è cambiato, sempre schivo e introverso, viene chiamato a presentarsi in tribunale per testimoniare riguardo un episodio risalente a dieci anni prima mentre era in servizio durante un evento spaventoso. Un intero quartiere, il Q24, inghiottito in una voragine. L’apocalisse. Il commissario ha ben presente l’indagine che iniziò a seguire e dalla quale fu allontanato poco dopo grazie ad un trasferimento mirato. Un caso di corruzione e malavita nel quale si ritroverà immerso fino al collo. Torna così a Roma con l’intenzione di rimanerci solo un paio di giorni ma i suoi piani cambieranno. Sulla falsariga del precedente romanzo, anche in ‘Dove scorre il male’, Fabio Mundadori utilizza la contaminazione di generi, dal thriller al romanzo d’azione passando per il giallo e con piccolissime incursioni nella saggistica. L’imprinting e lo stile non cambiano. Capitoli brevi come istantanee fotografiche che catturano l’essenza della narrazione arrivando dritti al punto. L’asticella si è però alzata, decisamente. Mischiare i generi significa scrivere di giovani writers e di uomini politici, di malavitosi, di contrabbandieri e serial killer professionisti; ciò che unisce tutti quanti è un ambizioso progetto della BBC Costruzioni per alleggerire quello che è il problema immigrazione in Italia. A proposito, farete la conoscenza di Mascotte e non vi dico altro se non che sembra un Rambo dei nostri giorni. ‘Dove scorre il male’ è un viaggio nell’intricato labirinto della verità, un percorso forzato attraversò veli di omertà, menzogne e morti innocenti. Un libro per denunciare qualcosa che tutti conoscono e nessuno ha il coraggio di affrontare. E ancora la condanna alla burocrazia italiana che permette a certi reati di veder dilatata la giustizia fino a tempi che oserei dire biblici. Una vergogna.
Un romanzo che è spunto di ragionamento e riflessione. Fabio Mundadori è riuscito a creare tensione e interesse là dove un argomento spesso crea dibattiti e discussioni. Per questo motivo il libro deve essere letto con mezzo occhio distaccato, decontestualizzando il tema principale che qui sembra usato in maniera provocatoria. Un ottimo lavoro che arriva alcuni anni dopo ‘Occhi viola’ e dove si percepisce la maturazione dello scrittore. Una trama complessa, personaggi molto meglio definiti e collocati sono il frutto di studi e approfondimenti che hanno contribuito a rendere ‘Dove scorre il male’ mai noioso. Spero di incontrare ancora Luca Sammarchi e Mascotte molto presto. Una lettura che accontenta tutti i palati.
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