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La terza indagine dell’agente federale Aaron Falk dopo i bestseller Chi è senza peccato, da cui è stato tratto l’omonimo film con protagonista Eric Bana, e La forza della natura.
«Adoro i mystery australiani di Jane Harper.» - Stephen King
«La regina australiana del thriller.» - Financial Time
«Il talento investigativo di Falk è formidabile, ma a rendere memorabile il romanzo è l’abilità di Harper nello scandagliare i misteri che si celano dietro i singoli personaggi.» - The New York Times
«Una prosa ricca di atmosfera ma anche di dettagli, sempre fluida e avvolgente: Jane Harper nella sua forma migliore.» - Daily Mail
«Un crimine del passato; un’ambientazione australiana così vibrante da diventare un personaggio a sé; un dinoccolato agente federale di Melbourne con corti capelli biondi e ciglia quasi trasparenti: sono questi i tratti distintivi dei romanzi di Jane Harper.» - Washington Post
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un giallo che poteva funzionare molto meglio con meno della metà delle pagine. Dalla ventesima pagina già si ha un sospetto sul colpevole (è "telefonato" più volte), ma l'autrice, prima di svelarlo, riempie 200 pagine di descrizioni inutili infilate in ogni riga: così abbiamo tutte le gradazioni di luminosità dei tramonti australiani, poi tutti gli scorci possibili dei paesaggi, tutti i dettagli degli sguardi dei vari personaggi, di come afferrano gli oggetti, posano le mani, toccano le cose e i percorsi che fanno a piedi e in auto... riesce a descrivere per decine di volte anche come i personaggi bevono un semplice bicchiere d'acqua, letteralmente. Per non parlare dei siparietti romantici del protagonista, più adatti a un testo per young adult. Il libro si riprende verso pagina 280, quando ne mancano ancora una sessantina alla fine, sciogliendo finalmente nodi e dubbi anche in maniera molto efficace, ma poi riallunga di nuovo il brodo prima della coda finale. Insomma, un peccato., perché i gialli di questa autrice mi piacciono soprattutto perché non parlano di serial killer o criminali incalliti, ma in genere di omicidi compiuti da gente comune, spesso scaturiti da dinamiche familiari e relazionali tossiche, per cui l'aspetto psicologico e sociale è predominante rispetto al crimine in sé e all'indagine che ne segue. Ma, salvo il primo libro di questa autrice, i successivi hanno tutti questa caratteristica di descrivere l'ìnutile nel vano tentativo di allungare la tensione, finendo invece per annoiare e sfiancare il lettore e far perdere verve al testo.
Recensioni
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