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2009 - Nastri d'Argento Miglior Attore Protagonista Servillo Toni
2009 - Nastri d'Argento Miglior Attrice Non Protagonista Degli Esposti Piera
2009 - David di Donatello Miglior Attore Protagonista Servillo Toni
2009 - David di Donatello Miglior Attrice Non Protagonista Degli Esposti Piera
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Il film è stupendo, ma l'audio è pessimo. Ho un DVD di ultima generazione e la possibilità di ascoltare l'audio tramite un complesso ad altissima fedeltà. Ma purtroppo tra il rumore di fondo che sento nei molti dialoghi bisbigliati è difficile gustarsi il film. Film per perfetti uditi e possessori di alta fefròtà. Purtroppo il mio e un udito da anziano, anche se non sono sordo. Mi dispiace molto.
potremmo definirlo cinema colto infatti per seguire questa pellicola è necessario conscere almeno superficialmente "di cosa cavolo si sta parlando" altrimenti sei fuori dal gioco e non ti diverti ma anche sapendo tutto resta difficile da seguire per colpa di una regia sbagliata, anxhe se originale le scene durano troppo poco perchè lo spettatore se ne possa immergere i dialoghi fanno francamente schifo alcune perle di saggezza pronunicate da andreotti mi hanno lasciata delusa chissà che mi credevo steese per dirci... Servillo sembra rispettare la persona che sta raccontando lo fa apparire come una persona saggia, che ha commesso qualche sciocchezza. d più: una persona che ha fatto il male con saggezza e con saggezza non ha pagato e con saggezza si salva grazie alla memoria corta degli italiani ma non credo che questo film possa svegliare l'Italia dal torpore è un film troppo strano la sola scena che mi abbia colpita è quella in cui la scorta npn riesce ad aprire la macchina e gli uomini della scorta se la fanno sotto, perchè la regola è non restare tropppo a lungo nello stesso posto peccato solo che mi abbia fatto tornare in mente un'altra pellicola italiana, intitolata appunto La Scorta ecco: il Senato è una gabbia di matti e chi urla di meno non per forza è il non colpevole la colonna sonora sembra messa a caso sono certa che non sia così, ma a me sembra che le canzoni siano messe a caso e spesso danno fastidio e certe scene sarebbero state meglio senza musica alcuni pezzi scopiazzati dal padrino potrebbero essere una citazione... le didascalie che girano e si mettonoin strane posizioni non servono a nulla, tanto meno al cinema sembra solo una trovata in più per essere originale ma se appena appena uno è dislessico, non le leggerà mai insomma si capisce la necessità di proporre qualcosa di diverso dal solito ma qui si è esagerato
Film importante per tante ragioni, cinematografiche più che civili. In realtà Sorrentino non si prende alcuna "responsabilità", a differenza di quanto cianciano dei critici improvvisati, perché tutto quello che nel film si dice su Andreotti è provato e straprovato dalla magistratura (per le sue frequentazioni un po' ambigue) e dalla storia (per la gestione personalistica, demagogica e antidemocratica del potere). Inevitabilmente risibili le assurde polemiche sull'"onda rossa", segno al massimo del degrado intellettuale dei tempi che corrono.
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