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La seconda scuola di pensiero segue questa ricostruzione, apparsa in una lettera al direttore dell'"Economist" scritta nel settembre del 1997 e firmata M.Coustillas, scritta da La Medeleine,in Francia. Lo sceneggiatore della "Dolce vita" aveva ripreso il nome di un orgoglioso albergatore, Coriolano Paparazzo, che figura anche nel diario di viaggio "By the Ionian Sea" di George Gissing, narratore inglese che nel 1897 aveva compiuto un viaggio in Calabria. M.Coustillas era parente di Pierre, curatore delle opere di Gissing. La seconda spiegazione mi appare la più verosimile. Altrimenti potremo affidarci ai Paparazzi di Lady Gaga! Comunque il ritratto dei vari personaggi della "Dolce vita" offerti da Giovanna Bertelli sono veritieri e perfettamente inseriti nel suo contesto originale.
Fu proprio Tazio Secchiaroli il capostipite dei cosiddetti "paparazzi". Amico di tanti protagonisti del cinema, ispiro' a Federico Fellini la figura del fotografo smaliziato e petulante interpretato da Walter Santesso nel film "La dolce vita". L'origine del nome "paparazzo" ha una sua possibile spiegazione dall'insetto ronzante e fastidioso, il pappataci, simile alla zanzara. Fellini ne parlo' nell'aprile del 1961 alla rivista "Time". Complimenti a Giovanna Bertelli per questa magnifica ricostruzione della "dolce vita" !
Recensioni
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Il volume illustra, attraverso la selezione di numerosi servizi fotografici pubblicati dai periodici popolari tra il 1958 e il 1960, il prologo del film La dolce vita: la turbolenta estate romana del 1958 con appostamenti e inseguimenti, scazzottate, bagni nella Fontana di Trevi, tutti fatti realmente accaduti, e la trasposizione e rilettura cinematografica che ne diede Federico Fellini. Un racconto che si snoda tra oltre 150 immagini scelte tra le riviste dell'epoca e gli archivi dei fotografi che più di altri hanno contribuito alla creazione del mito: Tazio Secchiaroli e Pierluigi Praturlon.
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