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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Una storia suggestiva, quella di Marco e delle sue storie ancora da scrivere, che conduce il lettore in un mondo fantastico, in cui una soltanto apparente quotidiana normalità, viene stravolta dall'arrivo di Alice. Un racconto bellissimo, una spirale onirica che lascia sospesi tra sogno ed incubo, amori ed inquietudini, passato e presente, reale ed irreale che si mischiano tra loro fino a confondersi. Un viaggio attraverso lo specchio, che non mancherà di toccare anche l'Aquila, l'Abruzzo e le sue cittá ferite. Un libro da non lasciarsi sfuggire, un racconto assolutamente da non perdere!
Marco Bandini è uno scrittore emergente. Almeno, questa è la sua idea. Il suo romanzo, un poliziesco, resta infatti incompiuto tra i file del suo pc mentre la sua vita scorre lenta: il lavoro alle poste, una fidanzata bellissima, Michelle, che l'ha lasciato. Due incontri stravolgeranno la sua routine: quello con Alice, ragazza dagli occhi tristi che non legge mai le ultime pagine di un romanzo e quello con Mike. Il suo personaggio! Uscito direttamente dal libro per sollecitare all'autore il compimento della storia. Da quel momento la vita di Marco galleggia tra sogno e realtà, un andirivieni tra il dietro lo specchio e non, per citare appunto Alice in Wonderland. Perché mentre la storia con Alice nasce, Michelle torna... E niente è come sembra, o come Marco ricorda... Il romanzo è strutturato molto bene e i capitoli corti, che io personalmente apprezzo sempre parecchio, attivano il meccanismo volta pagina che tanto piace a noi scrittori. Le storie di Marco scrittore e Marco personaggio si intersecano, per chi conosce l'autore non è difficile scorgere i punti di incontro. La storia però vive di vita propria, regge molto bene il confine con il fantastico. L'ingresso di Mike mi ha ricordato un sacco uno dei miei film preferiti, Stranger than Fiction con Will Ferrell, dove un'autrice si trova alle prese con la conoscenza diretta del suo protagonista. La scrittura è molto diretta e precisa, avrei forse limato in certi dialoghi la riproduzione di certi modi del parlato romano, ma direi che comunque può starci e non sfocia mai nell'eccessivo. I personaggi mi sono piaciuti tutti, compresi gli amici che fanno da spalla al protagonista. Sono, passatemi il termine, macchiette realistiche, perché di persone così ne esistono davvero (super nerd, quelli convintissimi di essere grandi artisti...). Il romanzo inoltre ha a tratti capitoli significativi di denuncia sociale. Quella che mi ha colpito di più, e di cui vi parlerò nel Cosa mi ha lasciato, è quella riguardo i bimbi del
Un libro limpido, pulito, dalla scrittura ammaliante e dalle tonalità perfette. Marco è in grado di tratteggiare le varie personalità con una maestrie tale, da far quasi dimenticare i personaggi descritti risiedano sulla carta stampata. Un colpo di scena dietro l'altro saprà appassionare il lettore tanto da fargli rimpiangere la fine del manoscritto. Insomma, un libro che non è proprio possibile non possedere nella propria biblioteca: una lettura imprescindibile.
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