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Anno edizione: 2022
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Un libro davvero interessante per chi voglia conoscere la Resistenza attraverso il vissuto diaristico di un partigiano proveniente dal mondo ebraico torinese. Emanuele Artom è un giovane e promettente intellettuale, collaboratore della casa editrice Einaudi fin dagli anni 30, quando si trova ad affrontare il periodo della segregazione razziale, successivo al 1938. Continua i suoi studi in un crescente isolamento e nell'estate del 43 decide di slancio di intraprendere la vita, incerta e pericolosa, del partigiano fra Barge e Torre Pellice. Qui vive una intensa esperienza, alla scoperta di mondi lontanissimi dal suo: la politica fra comunisti e azionisti, fra i quali decide di militare; le radicali differenze sociali e la difficoltà di convivere con giovani provenienti dalle classi più povere; la miseria e l'incertezza del vivere quotidiano; la violenza delle azioni belliche, tanto lontana da lui quanto necessaria al drammatico momento; il dolore per la forzata separazione dalla famiglia. E' un duro e travagliato apprendistato, che tuttavia lo apre al mondo e gli fa scoprire in sè stesso nuove qualità politiche, morali, organizzative. Apprezzato da tutti i compagni per il suo equilibrio e la sua generosità, purtroppo viene arrestato dopo un'imboscata. Duramente e ripetutamente torturato, morirà a 29 anni, il 7 aprile del 44, venendo poi sepolto in un luogo ancora ignoto. Il diario è toccante, vivo, incalzante, scritto e poi non più rimaneggiato per la morte di Emanuele: un documento unico. Molto interessante e ricca anche il successivo Ritratto, scritto dal curatore Guri Schwarz, che si addentra con molta attenzione e ricchezza di particolari nel mondo ebraico torinese, fra e due guerre, individuandone motivi e ideali. Un libro da leggere e consigliare.
Documento a mio parere eccezionale: il diario riprende due periodi distinti. Il primo riguarda i primi anni di guerra visti da un esponente della media borghesia ebraica torinese (i genitori entrambi insegnanti, un fratello più giovane morto in montagna e lui laureato in lettere e storia). il secondo riguarda l'esperienza in montagna fino al febbraio del '44. Il mese dopo Artom verrà fatto prigioniero e ucciso dai fascisti Artom anticipa nel suo diario l'esperienza del Partito d'Azione e legge con grande lungimiranza il futuro dell'Italia.
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