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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2020
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Saggio molto interessante, di amplissimo respiro, atto a testimoniare l’aggressività insita nell’islam propriamente inteso, nonostante alcuni musulmani si distacchino da tale desolato panorama e subiscano per questo motivo a loro volta persecuzione (p.412). La 2^ edizione del 2009 arriva a trattare la 4^ guerra mondiale, cioè (dopo la guerra fredda 3^ guerra mondiale) la guerra condotta per mezzo del terrorismo internazionale (Bin Laden), portando il Lettore a conoscenza di fatti pressoché contemporanei. Giustissima la contrapposizione tra i valori dell’uomo europeo (p.298 e 409), derivanti dal Cristianesimo (p.416), e l’abdicazione a tali valori implicita nell’invasione più o meno strisciante, attuata attraverso i cosiddetti migranti, che può portare alla “libanizzazione” di gran parte dell’Europa (p.358). Alcune inesattezze non inficiano il valore del saggio: p.129 Il rapporto di Jean de Joinville riguardo alla Crociata di San Luigi testimonia l’impegno del Re per salvare tutti i Cristiani caduti prigionieri insieme con lui; in violazione dei patti, feriti e malati vennero trucidati dagli islamici. p.141 Non si comprende quale affermazione sociale potessero ottenere le famiglie, cui venivano strappati bambini, costretti a diventare islamici addottrinati nelle file dei giannizzeri. p.266 I protestanti preferivano attentare alla vita di Marco d’Aviano piuttosto che fronteggiare insieme con i Cattolici il comune pericolo dell’aggressione islamica. p.313 Frettolosa, liquidata in poche righe, la citazione del terribile, sistematico genocidio subito da Armeni e da Greci dell’Anatolia da parte dei Turchi negli anni 1915-1918. p.436 Mi dissocerei comunque dal proferire esclamazioni, utilizzate anche da fanatici in corso di attentati.
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