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Tutti sbagliano, l'importante è avere il coraggio di riscattarsi. Una storia d'amore e di perdita scritta con maestria e dolcezza.
Se chiedessimo al professor Federico Gastaldi quando tutto è cominciato, lui risponderebbe d’istinto: «Quel pomeriggio d’ottobre. Proprio nel momento in cui mia moglie aveva più bisogno di me, io avevo altro per la testa e non ho nemmeno sentito il telefono. Da allora mi è andato tutto storto…» Questo romanzo, invece, inizia qualche mese dopo, una mattina di maggio, quando a scuola – un liceo classico di una cittadina di provincia – viene trovato un biglietto anonimo che subito viene fotografato e condiviso sulle chat di WhatsApp. È una confessione, uno sfogo, forse una lettera d’addio. L’ultimo a sapere dell’accaduto è come al solito Federico. Una volta a casa si rende conto di aver perso quello stupido biglietto, scritto di getto all’alba. In un paio di giorni, il biglietto diventa virale su Facebook e la storia monta a tal punto da interessare persino giornali e televisione. Mentre è freneticamente impegnato a non farsi scoprire e a proteggere la sua vita privata, Federico ha l’occasione di affrontare tutto ciò che è accaduto da quel famoso pomeriggio di ottobre a quella mattina di maggio. E così anche noi lettori, rivelazione dopo rivelazione, impareremo a conoscere davvero Federico, un brav’uomo che si è scoperto fin troppo fragile, al punto da commettere un ultimo, imperdonabile errore.
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leggero, forse troppo. La storia non mi è sembrata granchè. La classica vicenda rosa alunno-professore con un finale annunciato.
Una lettura piacevole, semplice e scorrevole. Questo libro è scritto con arguzia e ci si appassiona presto alle vicende dei protagonisti. Consigliato!!
Ho preferito di gran lunga Il club dei perdenti, anche se pure questo romanzo è scorrevole e tratta di argomenti attuali, però non mi ha particolarmente coinvolto.
Recensioni
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