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(scheda pubblicata per l'edizione del 1986)
scheda di Bisio, F., L'Indice 1986, n. 8
Vladimir Jankélévitch, filosofo ebreo nato in Francia, compose i sei testi che compaiono in questa raccolta negli anni che vanno dal 1957 al 1973. Li unisce, come filo conduttore, la riflessione sul tema dell'alterità e della contraddizione, quale chiave privilegiata per comprendere l'essenza dell'ebraismo nelle sue vicende storiche e nella sua realtà odierna: la coscienza ebraica appare come un costante monito ad ogni sistema politico od ideologico che voglia porsi come compiuto e definitivo: l'ebreo è altrove. Tuttavia, la nascita dello Stato di Israele sembra aver notevolmente limitato la pretesa di indefinibilità e di diversità degli ebrei. A questo proposito, Jankélévitch non nasconde il rischio della totale secolarizzazione dell'esigenza ebraica, e perciò sprona il suo popolo a mantenere sempre viva una carica ideale e religiosa che non si lasci irretire dal desiderio di essere uno stato come gli altri.
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