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Letto dopo Controstoria dell'Unità d'Italia, dello stesso autore, sembra costituirne la naturale continuazione, per temi trattati e qualità della ricerca. Lo consiglio per iniziare ad approfondire il periodo dell'occupazione alleata del nostro paese, data la cospicua mole di riferimenti bibliografici, caratteristica peraltro comune con l'altro testo citato.
Purtroppo come spesso accade nella storia,i crimini dei vincitori vengono dimenticati,e in funzione del fatto che questi poi essendo indicati come "quelli che hanno vinto portandoci la libertà" debbano rimanere immuni da ciò che di negativo hanno fatto;così per le marocchinate,Montecassino,fucilazioni di militari e civili legati al precedente regime senza processo......il libro descrive con attenzione e precisione un argomento che per molti anni è rimasto ai amrgini della nostra storia,una pagina oscura sia del nostro paese,che della guerra alleata.Anche i cd "liberatori"alleati ne fecero,e ne rimasero pesanti ombre di tutto ciò,ma sfortunatamente per molti di questi misfatti i colpevoli non andarono mai alla sbarra,essendo loro dalla aprte dei vincitori,e in qualche maniera "giustificati".
Questo libro l'ho comprato, letto a mezzo e regalato alla biblioteca comunale. Dal mio punto di vista non si può scrivere di Storia in questa maniera. In questo libro non c'è la minima obbiettività nel presentare i fatti (purtroppo realmente accaduti), l'autore si dimentica completamente che il nazifascismo ha scatenato una guerra mondiale e l' Italia in toto e non solo il Sud ne ha pagato le conseguenze. L'esercito angloamericano è presentato quasi come invasore piuttosto che liberatore, macchiatosi di crimini di guerra a ripetizione sia tra i soldati che tra i civili. In realtà dal mio punto di vista la visione dei fatti va ribaltata: il Sud ha avuto la fortuna di essere liberato dai nazifascisti per primo, evitando l'immane sciagura della repubblica di Salò e della guerra civile toccata al Nord, grazie al sangue dei soldati alleati. Tornando al libro, lo sconsiglio vivamente a chiunque voglia farsi un' idea obbiettiva e imparziale dei fatti narrati.
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