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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2008
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Un saggio da leggere. Di facile lettura, adatto anche a chi non conosce già la storia del movimento comunista. Manca però una parte iniziale che spieghi più compiutamente gli elementi essenziali del pensiero marxista-leninista. Adatto, quindi, ha chi ha almeno un'infarinatura del pensiero comunista.
Devo dire di essere abbastanza deluso dopo la lettura di questo libro. Spesso ripetitivo, prolisso. Accenna a fatti senza nemmeno far capire di cosa sta parlando. Esrmpio quando accenna alla fortezza di KRONSTADT. Non spiega i motivi x cui Kronstadt voleva continuare la RIVOLUZIONE con lo strumento drlla DEMOCRAZIA DIRETTA rappresentato dai SOVIET, che Lenin aveva esautorato il loro,"" potere"", centralizzando tutto quanto nel partito bolscevico nelle sue mani. Kronstadt si era ribellata xche 'voleva difendere la LIBERTÀ DI STAMPA E DI PENSIERO, voleva che si LIBERASSERO dalle carceri e dai Gulag i PRIGIONIERI POLITICI, in primis gli Anarchici, volevano difendere lo strumento di Democrazia Diretta e dal basso dei Soviet, CONTRO LA MILITARIZZAZIONE della società e delle fabbriche, contro il centralismo comunista che non accettava critiche o opinioni diverse,ecc.Questo non viene detto non viene spiegato. Si dice solo che Trosky, a capo dell Armata Rossa, dopo 15 giorni di spargimento di sangue la RIBELLE KRONSTADT, viene annientata. NON dice che vennero massacrati quasi tutti gli abitanti, che 80xcento dei comunisti presenti a Kronstadt avevano stracciato la tessera del partito. Non si dice che x gli ottomila che si sono arresi promettendo in cambio la vita, vennero fucilati sul posto e gli altri finirono nei GILAG. Non si fa accenno al TERRORE ROSSO dei KRIMINALI, Lenin e Trotsky. Oppure dove si parla dell'esercito contadino dell'anarchico N. MAKHNO, prima usato dai "rossi" x combattere e sconfiggere i bianchi, poi con i soliti VOLTAFACCIA dei comunisti, arrestati annientati xche' lottavano x difendere la loro autonomia e le loro Libertà. Chiamati banditi, x ché non accettavano il potere Leninista. Riferimento ai nostri partigiani, chiamati pure loro vanditi dai nazifascisti. Poi delle FALSITÀ alimentate dalla propaganda bolscevica. N. MAKHNO non era antisemita, come non lo sono gli anarchici. Nel esercito di MAKHNO combattevano alcuni reparti di ebrei e faceva fucil
Peccato per la mancanza di obiettività, però proprio questa cosa dà un pizzico di pepe alla narrazione. Molto interessante e completo. Da consigliare.
Recensioni
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