L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’inizio di Come un’onda improvvisa è certamente insolito: il nostro protagonista, Van, è bello che morto e osserva impotente il suo funerale con un’unico pensiero in testa: giustificare e comprendere i fatti che lo hanno portato proprio dentro quella bara. Alla sua voce si aggiungono quelle di tre donne: l’amante Ulma, la moglie Lou e la figlia Laure. Quattro monologhi intimi, quattro voci, quattro diverse versioni di una stessa vicenda: il soliloquio di un uomo morto e sepolto che rimugina sui suoi errori e sulle sue viltà, quello della moglie, che in un istante elimina l’uomo che «mi riduceva a un mero ruolo decorativo»; quello della figlia, che piange un padre mal sopportato in vita e agognato ora che è morto; e quello dell’amante, figlia dell’amore che tenta disperatamente di trovare una propria identità. Sta proprio nella sua struttura la particolarità e — a mio avviso — la bellezza di questo libro: quattro parti (nel cuore della notte; alba; mezzogiorno; crepuscolo) che scandiscono le ventiquattro ore dopo il funerale di Van, nelle quali i quattro protagonisti tentano disperatamente di trovare un perché a questa tragedia, passando al microscopio la loro intera vita, arrivando però a un nulla di fatto. Non c’è redenzione in questo romanzo, che ha nell’impossibilità di comunicare la natura più profonda dell’io la sua cifra distintiva; un’incomunicabilità che si riverbera perfino nella sensazione fisica che il lettore prova alla fine della lettura. Con una violenza disarmante Linda Lê ci porta ad analizzare e a smontare pezzo per pezzo l’istituto più sacro della nostra società, la famiglia, origliando attraverso una porta socchiusa i pensieri più intimi e inconfessabili che si agitano dentro ognuno di noi. Finalista al premio Goncourt Come un’onda improvvisa è stata in assoluto la migliore lettura di questo mese.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore