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«Non è mai stato uno. Sono sempre stati tre. L'Averla Sanguinaria è stata la prima. Laia di Serra, la seconda. E il Traghettatore di Anime, il terzo e ultimo. Se uno fallisce, tutti falliscono. Se uno muore, tutti muoiono. Tornate al principio e lì troverete la verità. Combattete fino alla morte, altrimenti tutto è perduto.»
«Un mix di "Hunger Games" e "Game of Thrones"... con un pizzico di "Romeo e Giulietta"» – The Hollywood Reporter
«Laia di Serra, Averla Sanguinaria, Traghettatore di Anime. Il vostro destino è intrecciato. Se uno fallisce, tutti cadranno. Se uno muore, gli altri lo seguiranno. Tornate dove tutto è cominciato e troverete la verità. Combattete con tutte le vostre forze, fino alla fine, altrimenti perderete ogni cosa.» È questa la profezia annunciata al Traghettatore di Anime prima che, con un incantesimo, gli vengano restituiti i ricordi che aveva perduto. Adesso può ricordarsi di Helene, l'Averla Sanguinaria, sua migliore amica e compagna d'armi, che ha sacrificato tutto ciò in cui credeva per aiutarlo; di Laia di Serra, della loro fuga da un Impero tiranno che ha vietato l'arte e la cultura, e del profondo amore che li legava e cui ha dovuto rinunciare; e di se stesso, Elias, guerriero addestrato a difendere lo stesso regime cui si è ribellato. Ed è fondamentale che prenda di nuovo consapevolezza del proprio destino, perché la battaglia finale sta per cominciare: lo spietato Signore della Notte ha risvegliato un'orda di spettri che vaga per le terre mortali distruggendo chiunque provi a ostacolare la vendetta del loro padrone. Solo Elias può riunire i prescelti e compiere la profezia. E non importa se, per riuscirci, dovrà compiere un sacrificio estremo...
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Ultimo capitolo della storia di Laila, Elias ed Helene, che termina con un sapore agrodolce tendente al lieto fine, se pur con le inevitabili mirti tra le persone amate ed i personaggi vicini ai protagonisti. Rispetto i primi libri, la storia si è un po' ingarbugliata, la trama è diventata un po' più difficile da seguire, per questo abbasso un po' la media dei voti. Lo stile comunque mi è piaciuto, la narrazione sotto i diversi punti di vista ha permesso anche di scoprire il pensiero della famigerata Comandante; I mostri quasi sempre vengono forgiati da un passato di sofferenze.
Epica conclusione di una saga dolorosa. Ci sono morti che fanno male e una specie di resurrezione che scioglie il problema finale. Belli i punti di vista del Signore della Notte, che diventano la storia che Laia racconta alla fine del libro. Interessante l'unico capitolo con il punto di vista della Comandante, finalmente scopriamo la sua storia. Emozionante e commovente il finale.
Recensioni
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