Compositore spagnolo. Visse a Roma dal 1535 al 1545, tenore della cappella papale. Tornato in patria, fu maestro di cappella a Toledo, Siviglia e Málaga. È il primo grande compositore spagnolo di musica sacra, e il primo che assurse a fama europea. La sua musica rivela la compiuta assimilazione della complessa tecnica polifonica franco-fiamminga, ma anche legami con la musica spagnola sia popolare sia colta (p.e., con la forma del villancico). In particolare, l'antecedente più diretto dello stile di M. può essere riconosciuto nello stile di J. Desprès, soprattutto per quanto riguarda l'attenzione al rapporto espressivo testo-musica; questa componente, tra le più notevoli nell'opera di M., fu rilevata già dai teorici rinascimentali e barocchi. La produzione di M. influenzò generazioni di musicisti spagnoli e fu pubblicata da molti editori europei, compresi i veneziani Scotto e Gardano; in essa spiccano, accanto alle messe e ai mottetti, i Magnificat a quattro voci (1542) e le Lamentazioni a quattro-sei voci (1564).