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Anno edizione: 2024
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Brunechilde o Brunilde fu una principessa dei Visigoti, stanziati nella penisola Iberica dopo averne cacciato il popolo dei Vandali. Era figlia del re Atanagildo e della regina Gosvinta e nacque intorno all’anno 550 a Siviglia, ma dopo l’ennesima guerra civile, il re suo padre trasferì la corte a Toledo, dove Brunilde trascorse la sua infanzia. Com’era consuetudine, le principesse erano destinate a sposare dei regnanti o aspiranti tali, per stabilire o consolidare alleanze politiche tra popoli. Il destino di Brunilde fu deciso: nel 566, andò sposa a Sigeberto, Re di Austrasia, una parte del territorio dei Franchi, che aveva condiviso con i fratelli Chilperico e Gontrano. Lungo e noioso sarebbe elencare tutta la serie di complotti, ribellioni ed attentati che costellarono la vita di Brunilde, ma basti dire che fu due volte vedova, che resse di fatto il regno per conto del figlio Childeberto, prima, e dei nipoti Teodeberto e Teodorico, poi. La serie di lutti coinvolse sua sorella Galesvinta, sposata con il cognato Chilperico e fatta uccidere dalla di lui concubina Fredegonda. Perse la figlia Ingunde,.andata sposa ad Ermenegildo, fratellastro di Brunilde ed erede al trono dei Visigoti, ma ribellatosi al re suo padre e sconfitto. Guerre, lotte con la nobiltà dei Franchi, cambi di allenze, vendette spietate, tutti fatti che costellarono l’esistenza di questa regina che, ormai anziana e sconfitta, venne consegnata al suo acerrimo nemico Clotario (figlio sopravvissuto del cognato Childerico e di Fredegonda), il quale la fece ferocemente torturare e mettere a morte per squartamento. Era l’anno 613 e questo tipo di vicende erano considerati, purtroppo, eventi normali. Un libro proprio interessante e ben scritto.
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