BIRTH sono nati dagli ASTRA, i cui due album per Rise Above Records - "The Weirding" del 2009 e "The Black Chord" del 2012 - avevano già reinventato le classiche tessiture sonore PROG ROCK e in uno stile lucido e inebriante. Conor Reilly e Brian Ellis si sono tuttavia trovati a cercare nuova vita. Inizialmente questo ha portato a una collaborazione con Trevor Mast e Paul Marrone degli Psicomagia, anche se in seguito Marrone (che suona su "Born") è stato sostituito da Thomas DiBenedetto (dei Sacri Monte, Joy e Monarch) quando le scintille hanno iniziato a volare sul serio. Il risultato è un debutto che combina uno spirito di ricerca con una visione distopica del presente. Dal punto di vista musicale, se da un lato si possono scorgere tracce dei King Crimson oscuri e magistrali di "Red", dall'altro le cadenze struggenti dei primi Yes e le contorsioni deliranti dei Van Der Graaf Generator, un'intera schiera di influenze ha fatto sentire la propria presenza in queste cadenze luttuose, nei gioiosi passaggi solisti e nelle frenesie cinetiche, da colonne portanti degli anni '70 come Aphrodites Child, Premiata Formeria Marconi e Area al FOLK primitivo di Robbie Basho e al lavoro sinfonico delle colonne sonore degli Osanna. Tuttavia, lontano dagli orpelli del retro chic e del classicismo allineato alla moda, queste cinque serenate celestiali si collocano in uno spazio mentale diverso da quello della maggior parte degli altri esponenti della forma. Certo, è vero che molte delle forme sonore che si manifestano qui - le deviazioni esplorative del JAZZ-ROCK, le tessiture abitate da Mellotron e Hammond e la ricca malinconia del song-writing - possono ricordare momenti del passato del PROGRESSIVE ROCK e l'ascoltatore può essere perdonato per essersi perso in una fantasticheria da copertina. Tuttavia, questa è una band che è stata gettata in vita attraverso le costrizioni e gli spostamenti temporali di una pandemia globale, nonché una che si è impegnata a raccontare una realtà in cui il mondo circostante sembra affrettare la propria fine. Le forze alchemiche hanno fatto il loro considerevole lavoro con "Born", creando un album edificante per i secoli, 42 minuti in cui passato, presente e futuro si confondono; un album perseguitato da preoccupazioni terrene anche se le sue sonorità mirano alle stelle. In arrivo prossimamente anche le versioni in VINILE in tre colori diversi!
Leggi di più
Leggi di meno