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Una bella donna dalla condotta scandalosa approda sullo sgabello di un bar degli Champs-Élysées, con la testa confusa dall’alcol. Che cosa c’è dietro? Per lo meno una magistrale indagine nelle zone più remote e più torbide della psiche femminile.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come al solito Simenon riesce a descrivere emarginazione e cattiveria in modo esemplare.
Per Camilleri in Betty "l'ambiguità femminile raggiunge profondità abissali"; è il Simenon ormai maturo dei grandi romanzi psicologici, il Simenon dei "romanzi romanzi" come egli stesso piaceva definirli. Un libro che ruota attorno ad un'unica figura, in cui l'autore guida nella profonda psiche e alle vere ragione che muovono il suo essere e le sue azioni. Un pò forzato il finale ma nello stile del Maestro.
Sublime.
Recensioni
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scheda di Madrignani, C., L'Indice 1995, n. 7
Simenon è sempre grande. Ha scoperto il grigio della narrazione, quella tonalità brumosa che racconta tutte le sue storie. Mai allegre, n‚ dichiaratamente disperate. Al di là della disperazione, quando si cade nella nebbia dell'indistinto, in quello stadio di vischiosa prostrazione che umilia ogni impulso vitale. Adhesit pavimento anima mea. Si assiste allo sfocarsi di ogni convenzione o, se si vuole, valore: l'umanità perde le sue prerogative civili e affiora un nucleo di squallida passività - al limite della decenza, del socialmente sopportabile. L'individuo è annullato dall'opacità indotta dall'alcool e dal sesso e vive nella passività nebbiosa di chi ha perso ogni istinto al pudore e al decoro. Betty è l'eroina di tale condizione subumana. Avvolta in una foschia alcolica che la costringe in uno stato di semiincoscienza, "non sapeva niente, niente di quello che sarebbe successo in seguito, n‚ quella notte, n‚ l'indomani, n‚ i giorni seguenti". Il racconto interpreta e modula questo tema con coerenza serrata e pur leggera, fedele alla maniera ovattata di un narrare che si mantiene nelle note basse e cupe. Anche lo scontro fra il dignitoso scandalo dei parenti e la tenace incoscienza della donna non è elemento di dramma aperto e rumoroso. Betty non rinuncia, non si pente. La sua morte è un mediocre fatto di cronaca, misterioso forse, certo anonimo.
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