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Recensioni Il ballo di San Vito (Remastered)

Il ballo di San Vito (Remastered) di Vinicio Capossela
Recensioni: 5/5
PER LA PRIMA VOLTA SU VINILE: ecco finalmente ultimata l’uscita degli ultimi tre Album di Vinicio Capossela, iniziata nell’ottobre del 2018: “Il ballo di San Vito” (1996) - “Canzoni a manovella” (2000) & “Ovunque proteggi” (2006).
Oltre ad un accurato lavoro di rimasterizzazione dell’audio dai nastri analogici e digitali che hanno permesso di ridonare nuova vita sonora a brani incisi in alcuni casi più di vent’anni fa, si è inoltre proceduto ad un accurato lavoro di adattamento e creazione grafica per la realizzazione dell’artwork del vinile che, all’epoca dell’uscita in CD, non era stato contemplato.La pubblicazione su vinile degli album di VINICIO CAPOSSELA è rientrato in un progetto voluto da Warner Music atto a valorizzazione il catalogo dell’artista, vincitore tra l’altro proprio quest’anno del PREMIO TENCO 2019, con il suo nuovo lavoro di inediti “Ballate per Uomini e Bestie” (Miglior Album in Assoluto).
“IL BALLO DI SAN VITO” – 1996
Vinicio Capossela è il musicista italiano più aperto a sperimentazioni e contaminazioni, e fra i cantautori che hanno saputo reinventare meglio il linguaggio della canzone con testi ricercati, ricchi di prestiti e allusioni letterarie.
Lo hanno spesso paragonato a Paolo Conte e Vinicio ha spesso dovuto sgomitare per affermare una sua identità. Se alla fine c'è riuscito è grazie a dischi come questo, dove si ritrovano un'ambientazione ed un clima del tutto caposseliani!
"Il ballo di San Vito" non va molto oltre la tarantella, con tanto di tammorre e sonagli, ma questi episodi sono tocchi di colore, che vanno ad arricchire il sound jazz-blues, con contaminazioni di ritmi latini, da cui ha origine la musica di Capossela.
E i magnifici testi: basta sentire la splendida, malinconica "Morna", che prende il titolo dalla tipica musica di Capo Verde, ma ricorda piuttosto certi lenti tanghi e milonghe. Altri preziosi momenti di dolcezza: "Le case", quadretto surreale i cui colori notturni sono magistralmente dipinti da un duetto jazz tra pianoforte e tromba e "Pioggia di novembre", con un giro impressionistico di note al pianoforte. Un Capossela raffinato, un autore poliedrico... Un disco splendido!)
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