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Un romanzo di formazione commovente e pieno di vita, una storia privata a cui si intreccia saldamente la storia italiana, dalla Roma anni Settanta alla Milano da bere, dal rapimento Moro alla morte di Berlinguer, in un affresco personale dettagliato che ci restituisce un'epoca, facendoci un po' piangere un po' sognare.
«Un inno alla forza del sapere, e volere, stare dentro la propria storia fino all'ultimo minuto. Senza rinunciare mai a cercarne il senso, la bellezza, la scoperta quotidiana di quel soggetto misterioso che chiamiamo "altro" e di cui non possiamo fare a meno.» - Paolo Foschini, Il Corriere della Sera
«Gli anni di Luce, ultimo romanzo di Zita Dazzi, edito Piemme, vede al centro Vita e Luce, due sorelle legatissime, annodate non solo dall’amore ma anche dalle burrasche della loro madre Vincenza che, inarrestabile, le fa scontrare contro gli speroni delle sue scelte, contro la durezza affascinante del suo sentire, istintivo e diretto.» - Sara Annicchiarico
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Per Luce di sette anni e Vita di cinque c’è un nuovo papà, quello vero se lo ricordano a malapena e per mamma Vincenza sembra proprio che Angelo, capotecnico alla Rai, sia quello “giusto”. Gli anni di Luce hanno il sapore peculiare degli anni del secolo scorso, di uno scenario sociale in forte e crescente cambiamento; anche se in realtà Luce è più attratta dal “prima”, di cui non ricorda niente, di quando viveva a Milano e di quando il suo padre biologico abitava ancora assieme a loro. Zita Dazzi con la sua bravura narrativa crea fondamenta solide su cui principiare la lettura, alla scoperta della crescita femminile in quei tempi. La storia prende forma, spicco e risalto dal sequestro di Aldo Moro in poi e da tutta la tragica vicenda legata alle brigate rosse. Un intreccio tra storia nazionale e di formazione, tra la vita di una madre che plasma le sue figlie in base alle proprie necessità per poter salvarsi e salvarle. Un universo tutto al femminile tra queste pagine dense di una normale routine quotidiana ai tempi degli anni di Piombo e delle riforme sulla famiglia.. Una saga familiare vissuta dalle donne e vista attraverso gli occhi di Luce in quel nucleo domestico trainato da una madre single che lotta per l’indipendenza. Lettura non sofferta, la narrazione in terza persona riesce a sollevare e ad alleggerire, anche le vicende più drammatiche, regalando al lettore la possibilità di scelta e di visuale, soprattutto evitando uno schieramento politico che a quei tempi era molto più sentito e viscerale di oggi. Bella opportunità di confronto storico sociale, ritmata dagli eventi realmente accaduti in quel periodo. Senso di ribellione, femminilità, desiderio di emancipazione. Vintage, genuino, vero, sincero e con un dono emotivo nel finale. Stupendo e arricchente il posto d’onore che riserva alla letteratura… il come sta a voi scoprirlo!
La curiosità mi ha spinto ad acquistare e leggere questo libro, ma già alle prime righe ho capito che non era nelle mie corde. L'ho trovato un po' annacquato, scialbo, sciapo, animato da grandi intenzioni ma che è riuscito a toccare solo in maniera tangenziale, e leggerina, i grandi temi dei cambiamenti epocali degli anni 70 e 80. Li ho vissuti anche io, in primissima persona, e francamente mi sarei aspettato un romanzo più corposo, con più personalità. Deludente.
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