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L' alleato Stalin. L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi - Marco Clementi - copertina
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L' alleato Stalin. L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi
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L' alleato Stalin. L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi - Marco Clementi - copertina

Descrizione


USATO (BUONE CONDIZIONI) copertina: sovracopertina leggermente logorata ai bordi pagine: Ottime note: codice a barre tagliato.
Che ruolo ebbe Mosca nell'armistizio italiano dell'8 settembre 1943? Fu Stalin a decidere il cambio di rotta imposto da Togliatti al Pei con la svolta di Salerno dell'aprile del 1944? I documenti russi e italiani dimostrano che fu il governo guidato da Badoglio a suggerire ai sovietici questa linea d'azione. Stalin incoraggiò l'iniziativa ma non nutriva mire strategiche particolari nei confronti dell'Italia; era piuttosto interessato a condurre a termine la guerra nel più breve tempo possibile, anche attraverso il sostegno del movimento partigiano. Marco Clementi in questo libro offre una lettura inedita dei rapporti tra Italia e Russia dall'armistizio dell'8 settembre 1943 alla morte di Stalin, confutando la tesi secondo cui l'Unione Sovietica avrebbe utilizzato il Pei come pedina per attirare l'Italia nella propria sfera d'influenza. Grazie a un'accurata analisi delle fonti, Clementi sottolinea il ruolo fondamentale giocato dal governo Badoglio nello stabilire un rapporto privilegiato con la Russia per bilanciare il rigore imposto dal regime di occupazione angloamericana in Italia. In questa originale prospettiva, vengono riletti i massacri delle foibe, la drammatica storia dei prigionieri italiani in Unione Sovietica, la confusione del Pei sulla questione di Trieste e i tentativi di Mosca di mediare tra Italia e Jugoslavia, l'esodo istriano, il disarmo dei partigiani e le scelte strategiche del Pei fino alle elezioni del 1948, quando l'Italia si avviò con decisione verso l'alleanza atlantica.
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Dettagli

2011
393 p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
5000000281275

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NicolaPierini1985
Recensioni: 3/5

Il racconto del rapporto tra l'Urss di Stalin e il partito comunista italiano,durante e subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il libro si divide in quattro parti:la lotta per la liberazione dell'Italia dai nazi-fascisti;la triste fine dei soldati italiani in Urss;la vicenda di Trieste;il periodo post-conflitto che va dal '45 al '48. Grande protagonista di tutto ciò fu Palmiro Togliatti;l'autore ne analizza le vicende,i comportamenti e le decisioni nelle quattro fasi in cui è diviso il racconto. Clementi cerca di far passare Togliatti(chiamato anche compagno Ercoli)come avente le mani legate per quanto riguarda la vicenda dei soldati italiani dell'Armir prigionieri in Russia. La figura di Togliatti e dei suoi luogotenenti però,risulta essere ben diversa per quanto concerne Trieste e la Jugoslavia di Tito. Qui alcune formazioni di partigiani friulani si schierarono con gli slavi,dando poi vita all'esodo istriano e alle foibe. Sia in questo caso,sia nella politica dell'immediato secondo dopoguerra,il leader del Pci sembra avere più a cuore il suo essere un comunista sovietico che un italiano,cercando di tenere il piede in due scarpe,anche se il suo personale ago della bilancia è sempre stato dalla parte della madre Russia,quella madre Russia che,dulcis in fundo,finanziava le campagne elettorali del Pci,come si evince dall'ultimo capitolo. Eroi liberatori con la coscienza un po' sporca.

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