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Il Paradiso delle signore è un grande magazzino della Parigi fin-de-siècle che fagocita una clientela smaniosa ed entusiasta. Ammiccanti vetrine e rutilanti cartelloni pubblicitari spiccano in questo tempio del nuovo commercio in cui si celebra la scalata nel mondo degli affari di Octave Mouret, commesso intraprendente e spregiudicato, e di Denise, tenace orfana di provincia, che tra i reparti colmi di merci troveranno l’amore e il riscatto sociale. Undicesimo della saga dei Rougon-Macquart, questo romanzo si differenzia dai precedenti per l’inedito ottimismo con cui Zola guarda alla moderna società industriale, esaltandone fiducia nel progresso, attaccamento al lavoro e gusto per la sfida. L’ introduzione di Colette Becker aiuta a situare il romanzo in quella Francia del secondo Ottocento di cui Zola è stato critico e testimone.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non è certo uno dei migliori del ciclo dei Rougon-Macquart, ciononostante è un buon libro; Zola è grande come sempre. La descrizione di ambienti, personaggi e della società parigina del tempo è estremamente curata, minuziosa e precisa. Voglio invece sottolinere la brutta edizione della BUR in cui i caratteri decisament piccoli hanno rese la lettuta lenta e difficoltosa. D'altra parte gli ampi margini superiore, inferiore e laterali delle pagine potevano essere ridotti in modo da ingrandire i caratteri pur mantenendo lo stesso numero di pagine.
Non è uno dei romanzi più celebri di Émile Zola, ma si fa amare e ricordare lo stesso, raccontando Parigi e la società dell'epoca divisa tra ricchi, scalatori sociali e poveri senza possibilità di riscatto. Narra la storia di Denise, una ragazza della provincia, che arriva sprovveduta e ingenua nella capitale francese a cercar lavoro. Dovrà scontrarsi con un mondo spietato e arrivista, che non guarda in faccia a nessuno, ma ha dalla sua parte la sua solida virtù morale, la sua dolcezza e la sua spontaneità. Riuscirà a cavarsela e a non cedere alle provocazioni e ai tranelli che la vita le riserverà? La storia è pervasa da una delicatezza affascinante che si contrappone nettamente al mondo calcolatore della nuova era. Zola descrive al meglio, con lo stile naturalista e mai scontato che lo contraddistingue, il complesso mondo femminile in tutte le sue forme e sfumature. Egli riesce a rendere palpabile il romanticismo e la ridondanza di quell'epoca, senza cadere nello sdolcinato o nell'esagerazione. Il suo romanzo è incantevole e misurato. L'ho trovato davvero delizioso. Con Zola ti accorgi davvero che Parigi è sempre una buona idea!
leggo le recensioni qui accanto e mi stupisco, è un classico, uno dei migliori di "rougon-macquart", il trama è molto coinvolgente, denise e octave sono dei veri personaggi e l'autore è al top della sua arte. abbiamo a che fare con un elogio alla parigi di quei tempi e alla donna! bisogna leggerlo in originale oppure in una eccellente traduzione per riuscire ad entrare nel vero mondo di zola.
Recensioni
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"Voglio fare di Al paradiso delle signore il poema dell'attività moderna. In una parola, andare con il secolo, esprimere il secolo che è un secolo di azione e conquista". émile Zola
Il paradiso delle signore è un grande magazzino della Parigi fin de siècle che fagocita una clientela smaniosa ed entusiasta. Ammiccanti vetrine e rutilanti cartelloni pubblicitari spiccano in questo tempio del nuovo commercio in cui si celebra la scalata nel mondo degli affari di Octave Mouret, commesso intraprendente e spregiudicato, e di Denise, tenace orfana di provincia, che tra i reparti colmi di merci troveranno l'amore e il riscatto sociale.
Undicesimo della saga dei Rougon-Macquart, questo romanzo si differenzia dai precedenti per l'inedito ottimismo con cui Zola guarda alla moderna società industriale, esaltandone fiducia nel progresso, attaccamento al lavoro e gusto per la sfida.
L'introduzione di Colette Becker aiuta a situare il romanzo in quella Francia del secondo Ottocento di cui Zola è stato critico e testimone.
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