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non è un capolavoro ma è un bellissimo libro!!! scritto 2secoli fa ma attualissimo. Quanti uomini si trovano ( pur con mille diverse sfumature )nella stessa situazione del protagonista?!Stupendi i pensieri/riflessioni che accompagnano il finale; specie: in queste anime tormentate la felicità non ci sarà mai indipendentemente dalla scelta che si prende.
Adolphe non è un romanzo d'amore, ma una dichiarazione d'odio, scrive Stendhal. E’ quello che ho pensato anche io, perché in questo romanzo l’amore da parte del protagonista è fittizio. Anzi, oltre ad abbandonare subito dopo la conquista (in senso sentimentale) la donna che amava, le resta vicino giocando sull’eterno gioco del dovere-amore. Questo breve e amarissimo romanzo rispecchia solo l’impossibilità del sentimento perfetto, della comunione che è quasi irreale quando finisce il corteggiamento e diventa tangibile e corrisposta. C’è sempre qualcuno che ama di più, e curiosamente è quello che ama meno che soffre maggiormente. Ellènore vive per lui, si nutre di questo amore e con dignità e coraggio mette tutta la propria vita in discussione per Adolphe. Lui la segue solo per dovere e perché troppo debole per scrollarsi di dosso il sentimento assoluto di lei. Quest’uomo è mille cose in una: commuove quasi per la sua vigliaccheria e il suo mentire prima di tutto a se stesso. Irrita la sua voglia di adagiarsi e di rimandare il problema ad un giorno ancora da stabilire. E’ un uomo con le sue debolezze e per questo normale nella sua indecisione e debolezza. E’ da compatire in fondo, perché è stato il suo desiderio di amare a fargli credere di amare veramente Ellènore all’inizio. Chi stabilisce il limite tra sentimento e desiderio di quel sentimento? Alla fine non è il soggetto che si ama ma solo il bisogno di amare qualsiasi soggetto. In questo caso Adolphe era pronto ad una storia, e la povera donna che gli ha attraversato la strada ne ha pagato le conseguenze. Amore=danno.
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