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Uno dei classici della letteratura tedesca del Novecento, in pochi mesi ha raggiunto vette di vendita altissime ed è diventato bestseller internazionale. Un romanzo da rileggere in chiave sociale e politica per riflettere sulla fragilità della democrazia oggi.
Questo romanzo, riproposto nella sua versione integrale rispetto alla prima edizione italiana del 1933, al-quanto rimaneggiata per opportunità politica, è un classico che mette in scena la crisi del piccolo borghese tedesco negli anni che precedono l'ascesa del nazismo. Il ritratto nudo di una società stretta in un disagio sempre crescente che vedrà in Hitler l'unica via d'uscita: quasi un «come si diventa nazisti», ma con l'intuizione felice di raccontarlo entro la cornice di un romanzo sentimentale. L'amore tra Johannes Pinneberg e Emma Mörschel, il loro matrimonio freschissimo, un bambino in arrivo. Un idillio che comincia subito ad essere letteralmente inghiottito dallo spettro della disoccupazione che porta miseria, smarrimento e minacce alla dignità, mentre il prossimo diventa sempre più ostile e lontano. Attorno ai due protagonisti una galleria di personaggi minori disegna il drammatico quadro sociale di un momento cruciale della storia della Germania che porterà all'olocausto e alla Seconda guerra mondiale. Un romanzo sempre attuale che sul lettore di oggi fa l'effetto di un ultimo urlo lanciato ai posteri appena prima che sia caduta la notte.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non si può non affezionarsi a questa giovane coppia , non provare affetto e vicinanza per questa nuova famiglia che cerca di barcamenarsi tra le mille difficoltà economiche dovute al basso salario fino al licenziamento . Uno spaccato di vita nella Germania degli anni che precedono l ' avvento del nazismo al potere.
Basterebbe la scena di apertura a renderlo estremamente attuale, ma purtroppo c'e' anche il resto, fatto di una lenta discesa nella poverta' che puo' tranquillamente essere collocata anche nell'oggi. Circa 90 anni dopo ! Non assegno mai 5 stelle per principio ma qui sono stato molto tentato. Un finale privo di grosse sorprese ma che chiude lentamente la tenaglia intorno all'anima.
Salti mortali per sbarcare il lunario al tramonto della Repubblica di Weimar. Tutto è incentrato nell'ordinarietà del vivere, anzi, del sopravvivere. I soldi non bastano mai, nemmeno per i 'colletti bianchi' e la rabbia monta; troppa indifferenza, menefreghismo e cinismo da parte dello Stato che dovrebbe aiutare, tutelare e incoraggiare a dare il proprio contributo di cittadino. Il semplice commesso Hannes, il suo dovere l'ha fatto sempre: non è uno scansafatiche; ha trovato una donna che ama e ci ha fatto pure un figlio. Però, attorno lui si accanisce gente fredda, insensibile, egoista, opportunista e meschina al limite dell'umano: il mondo è crudele e l'inflazione stringe la gola e svuota lo stomaco. «La povertà non è soltanto miseria, la povertà è anche un reato, la povertà è un marchio, la povertà è sospetta.» Ed è da questa povertà, dal senso di ingiustizia, dalla frustrazione e dallo scontento che germoglia e cresce un inedito 'spirto guerrier ch'entro' all'umile e sommesso commesso, comincia a ruggire. Un semplice racconto come ce ne sono tanti, scritto semplicemente. Nulla di speciale, anzi, in alcuni punti la trama* è pure un po' noiosa. Ma è la storia* che conta dalla quale emergono i chiari segni premonitori di quello che sarebbe avvenuto dopo. Allora si capisce che questo romanzo vale ben più del suo contenuto manifesto, ed è da queste considerazioni che nasce la domanda fondamentale - "Da chi altrimenti, se non da queste personcine rispettate e rispettabili possono essere venuti fuori i nazisti?" (Ralf Dahrendorf - Times Literary Supplement, 4 ottobre 1996) *«La trama non è la storia. La storia non è mai 'una linea', ma sempre 'uno spazio'. È il campo magnetico che si forma intorno a un'illuminazione.» Alessandro Baricco.
Recensioni
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