L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Abito da sera" è un esempio della cosiddetta produzione minore di Mishima, ovvero tutte quelle opere, di cui molte pubblicate a puntate su riviste femminili, che non hanno riscosso un successo pari ai titoli più noti, quali "Neve di primavera", "Confessioni di una maschera", ecc. Tuttavia si tratta di storie che meritano di essere lette, non fosse altro per la possibilità di vedere un altro aspetto della produzione artistica mishimiana, spesso vista sotto una chiave ultranazionalista legata in realtà solo alla fase finale della vita dell'autore. "Abito da sera" è dal punto di vista della trama una storia abbastanza semplice e lineare, ma i veri punti di forza sono l'ambientazione, che permette di meglio comprendere le condizioni di vita dell'alta società dell'epoca, grazie a ricostruzioni dettagliate di residenze, abiti, atteggiamenti e modi di parlare, e la figura della signora Takigawa, un personaggio che non si può non guardare con un certo affetto, nonostante sia effettivamente spesso quasi manipolatrice o maniacale. Suo figlio può forse essere visto come un giovane Mishima: un ragazzo intelligente e talentuoso, che riesce perfettamente a inserirei in quel mondo in "abito da sera" nonostante il disagio interiore. Diverse scene sono sottilmente ironiche o dolci e strappano un sorriso, rendendo la lettura ancora più piacevole. Consigliato soprattutto a coloro che conoscono Mishima come un "samurai" politicizzato.
Mishima ci regala un inatteso quadro familiare, dipinto con uno stile spiccatamente lezioso ed elegante; comprensibilmente superficiale nella trama (visto il pubblico cui il romanzo è chiaramente rivolto) ma altrettanto profondo nelle considerazioni sociali che traspaiono dai dialoghi dei protagonisti. Apparentemente futile e flautato (esattamente come le serate di Donna Takigawa), 'Abito da sera' nasconde una neanche troppo velata critica pungente alla società giapponese occidentalizzata, con le sue contraddizioni ed il suo legame, comunque inscindibile, con la cultura che ha fatto grande il paese del Sol Levante. Ne consiglio la lettura.
Dormire è forse il modo migliore per dare alla fantasia, attraverso i sogni, la libertà di muoversi in un universo dove le infrastrutture della società sono sostanzialmente inesistenti o sostanzialmente diverse dalla realtà circostante. E' proprio ai sogni delle giovani generazioni giapponesi degli anni 60 e 70 che questo libro è dedicato perchè il fascino dell'america sweet e high collar è nei sogni di quelle generazioni. Partecipare ai party in smoking e abito da sera, con personalità illustri, è il desiderio di un paese che rifiuta le proprie tradizioni e che pensa di rimodernarsi adottando apparenze, abitudini e stili di vita che non gli appartengono, illudendosi di essere in questo modo migliore sotto tanti punti di vista. Mishima critica il mondo delle serate in Società, delle serate fatte di ambasciatori e presidenti. Serate dove l'abito da sera e la black tie sono obbligatorie. Serate in cui l'etichetta non è il preludio di una sostanza ma è la sostanza stessa. La critica non poteva che essere garbata e intelligente e tramite le vicissitudini di due giovani innamorati, quella che è una felicità dalle basi solide, semplici perchè sincere, lei, si trova a contatto con un ambiente di profonda solitudine, lui. Incastrati in un mondo dove tutto è perfetto agli occhi di chi non vi appartiene, un mondo in cui la felicità si baratta con una bugia fatta di perfezione stilistica e di sordità umana. Un altro libro scritto con intelligenza. Un altro teatro dove i burattini di Mishima urlano a gran voce "Non scimmiottate una cultura la cui applicazione pratica e giornaliera è quella di soffiarsi il naso a tavola". Urlano quindi le idee di difesa e riscoperta della cultura tradizionale nipponica. Se non vi piace nessuno vi obbliga a leggere questa roba..leggetevi moccia. Post scrittum. Saltate l'intrudizone e leggete subito il libro.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore