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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Paola Tassinari è davvero un fiume in piena ! Libro interessante sia dal punto di vista autobiografico che nell'evolversi di tutte le vicende storico/artistiche in esso minuziosamente descritte dall'autrice stessa.Non è un semplice romanzo..ma molto molto di più.
La prima parte del testo -che a nostro avviso è anche la più potente e pregnante- riporta il racconto di un internamento coatto in un istituto psichiatrico: volendo, sarebbe legata alla chiusura del romanzo precedente dell'autrice, ma tutto sommato questo dettaglio non è così rilevante. Nel raccontare la degenza, il testo diviene dal punto di vista narrativo molto interessante: non sappiamo infatti -di quello che leggiamo- cosa sia realtà, cosa ricordo, cosa sia vero, cosa falsato dallo shock emotivo e dall'assunzione coatta dei farmaci. Qui il tutto è governato da una profonda insensatezza: è praticamente impossibile distinguere i “carcerati” dai “carcerieri”: entrambe le categorie agiscono al di fuori di ogni logica, succubi dei ruoli loro assegnati. Inoltre, il racconto incalzante, nervoso, quasi metonimico riesce a trasmettere in modo molto incisivo questa atmosfera nebulosa da brutto sogno. E' possibile riappropriarsi della propria vita dopo un evento traumatico di tale portata? E' possibile ricominciare a ricostruirsi, dopo essere stati quasi annientati da un meccanismo perverso? La risposta dell'autrice è affermativa, ma si tratta di un “si” in tono minore, quasi dimesso. Si tratta di riavviare una resurrezione domestica. La molla che fa scattare questo meccanismo -nel caso specifico della protagonista- è il riprendere in mano un vecchio ciclo di videolezioni sulla storia dell'arte del critico Kenneth Clark “frequentate” alcuni anni prima. A questo punto il testo vira improvvisamente e diviene una sorta di saggio che -tenendo come scaletta il lavoro del docente inglese- ci parla di pittura, letteratura, e architettura. Ora, chi conosce l'autrice già saprà cosa aspettarsi da questa parte del libro: una costante compenetrazione tra dato storico, anedottica, interpretazioni illustri e letture personali della materia esaminata; non ci sembra quindi necessario entrare nel merito, anche per non rovinare al lettore il piacere della scoperta.
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