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Il fumatore di Pipa rimarrà alquanto deluso se, acquistando il libro, sperava di trovarci all'interno, aneddoti, storie ancestrali di varie culture, antichi rituali ed esoterici significati che abbiano per protagonista Sua Maestà: La Pipa! Praticamente l'intera opera, a dispetto del titolo, della copertina e della bella frase (tratta dal romanzo "Moby Dick")in quarta di copertina (scelte volute dall'autore o errore dell'editore?) tratta o meglio, analizza i meccanismi conoscitivi dell'essere umano, i suoi limiti e i suoi condizionamenti che sempre più lo rendono alienato dalla sua vera natura, inserendovi innumerevoli osservazioni di pensatori e filosofi passati e recenti, impastando il tutto con la moltitudine delle correnti filosofiche e mistiche orientali con menzione dei vari Maestri, passando per lo Zen, il TAO, il "libro dei mutamenti" L' "I King", i testi sacri delle "Upanishad" e molto altro ancora! Non mancano Freud e Jung, con la psicologia dell'inconscio e nemmeno Einstein e Heinsenberg con la teoria del campo gravitazionale, la Relatività, la meccanica quantistica, la curvatura dello spazio-tempo ecc. Persino Tommaso D'Aquino viene scomodato e "chiamato in causa". La Pipa quindi, all'interno dell'opera, nulla ha in comune con i testi di un Bozzini o di un Ramazzotti, salvo pochi, scarni accenni che la vedono timida protagonista in un totale di (forse) dieci paginette e, almeno al sottoscritto, è sfuggito il collegamento con l'intera mole di argomentazioni mistico-scentifiche. Sembra piuttosto faccia la sua comparsa come invito ad una pausa; un intervallo; una sorta di stacco da prendersi verso una lettura non proprio semplice sia nella forma che nei contenuti, specialmente nel lettore "a digiuno" su certe tematiche, ma certamente ricca di ottime riflessioni per chiunque senta la necessità di guardare oltre le apparenze, le false certezze che vivono dentro di noi e che in definitiva, governano una vita senza significato! Sulla Pipa, d'obbligo il voto!
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